Politica

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Le notizie legate al contemporaneo, abbracciando società, istituzioni, questioni internazionali e tutto ciò che rientra nella vasta categoria di politica, rubriche e redazionali esclusi.

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Giovedì, 05 Febbraio 2015 00:00

Sinn Fein 2015: verso il governo in Irlanda?

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I sondaggi lo danno quasi al 30% e Tsipras di dice convinto della sua vittoria alle prossime elezioni generali. L’ex braccio politico dell’IRA cerca di farsi strada in Europa, senza rinunciare alle proprie radici.

Il Sinn Fein del 2015 si sta affacciando in Europa, gradualmente volgendosi alla sinistra anti austerità.

Martedì, 03 Febbraio 2015 00:00

La verità è rivoluzionaria; sempre.

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La grande affermazione di Syriza, nei giorni passati, il grande risalto mediatico che questa bomba a orologeria ha creato nelle menti ben pensanti che pullulano in Europa, fa riflettere; è ovvio. La certezza che la Troika, grande spauracchio dei popoli europei, possa essere combattuta aleggia nei pensieri dei posti di comando di Bruxelles.

Domenica, 01 Febbraio 2015 00:00

Negri di San Miniato

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Allora è vero, ed aveva ragione

il buon Salvini, e noi non capivamo.

Quei negri™ indegni vogliono distruggere

la nostra civiltà, che è superiore,

e che sia superiore ben si vede

dal fatto che la criticano loro.

 

Nella nostra bontà, corroborata

da sorrisi papali e tolleranti

avevamo persino accettato

di offrirgli un posto nella nostra società.

Poi il posto non gliel’avremmo dato,

ma è il pensiero che conta, ben si sa.

 

E loro, o ingratitudine, che fanno?

Rifiutano le nostre tradizioni,

le nostre radici, che dal cristianesimo

vanno alla piantagione di cotone.

Non è schiavismo, è lavoro 2.0,

fate meglio a farvene una ragione.

 

Ma pulire le nostre civilissime strade,

in cambio di qualche piatto di zuppa sciapa

e una temporanea residenza

nelle nostre democraticissime contrade,

ohibò, non sembra accetto agli incivili,

ai negri™ che accogliam con carità;

e siamo buoni, ma ciò non ci va.

 

Volendo esser pagati, questi minano

le basi della nostra civiltà.

Gettiamoli nel buio e nel silenzio,

nei sotterranei delle nostre città

e della nostra immemore cultura.

Facciamone nemici, ricattiamoli

con il dubbio diritto di mendicare,

rendiamoli più poveri e più miseri,

poi lamentiamoci con grida vittimiste

se infine osano opporsi o criticare.

Lunedì, 02 Febbraio 2015 00:00

La Grecia di oggi e gli Stati Uniti del 1929

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Come gli Stati Uniti uscirono dalla crisi del 1929

Ricordare come gli Stati Uniti operarono, attraverso la Presidenza Roosevelt, di fronte alla crisi del 1929 può forse aiutare perché, con le attuali sue politiche economiche e di bilancio, l’Unione Europea non riesca a uscirne, l’Italia ancor meno, strombazzature renziano-giornalistiche a parte, la Grecia abbia ragione anche economicamente, non solo a nome dell’uscita da una gravissima emergenza sociale. Può forse aiutare a capire, quindi, come solo attraverso il miglioramento delle condizioni di vita popolari e un intervento pubblico molto ampio e molto determinato nell’economia sia possibile bloccare recessione e deflazione e avviare una ripresa dell’economia che è vera, in quanto è anche ripresa vera dell’occupazione, e di un’occupazione ben pagata, stabile, difesa dallo stato, accompagnata da servizi sociali gratuiti, rispettata dai padroni.

Nell’Unione Europea la linea di frattura politica determinata dalla crisi economica divide non tanto la destra dalla sinistra quanto i Paesi nordici da quelli mediterranei: per fare solo un esempio lampante, il governo socialdemocratico danese è assai più rigorista di quello conservatore spagnolo.

Le elezioni greche sono state dominate, come ovvio, dal tema europeo: persino le grandi divisioni di politica interna riguardavano in realtà l’Europa, essendo relative alla continuazione o meno di drastici tagli alla spesa. In assenza di una forte Europa politica, a livello sia di istituzioni sia di identità collettiva, i contrasti politici non riescono ad articolarsi in confronto tra posizioni pan-europee e si riducono a contrasti culturali, quasi etnici, tra sistemi nazionali distinti. (En passant, fatto che di per sé avvantaggia le formazioni di destra.)

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