Politica

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Le notizie legate al contemporaneo, abbracciando società, istituzioni, questioni internazionali e tutto ciò che rientra nella vasta categoria di politica, rubriche e redazionali esclusi.

Immagine liberamente tratta da upload.wikimedia.org

[Un piccolo partito dell'estrema destra italiana ha inscenato un “volantinaggio di sensibilizzazione” a Prato, distribuendo un farneticante volantino di “regole” che i migranti “dovrebbero rispettare. Lo scrivente ha voluto rispondere loro così.]

L'Italia da bravo esempio della fortezza Europa vi ha sbattuto le porte in faccia, lasciandovi in preda ai lager per migranti libici, morire in mare, e se proprio vi va tutto bene mesi in galera in un CIE. Ora, se siete proprio impazziti e volete proprio rimanerci, dovete conoscere le sue regole:

Lunedì, 24 Novembre 2014 00:00

Sulla fine della socialdemocrazia

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Nel periodo 2002-2005 seguii con attenzione l’affacciarsi del movimento new global sulla scena politica italiana e la sua richiesta di una globalizzazione di tipo diverso, fondata cioè su beni e diritti comuni e non sul paradigma neo-liberista. Non piccolo fu il mio stupore nel vedere come questi movimenti storcessero visibilmente il naso di fronte alla coalizione dell’Unione (centrosinistra) in vista delle elezioni politiche del 2006; dopo quelle elezioni, molti organi di informazione ricostruirono un voto che, più che per Prodi o l’Unione, era stato contro Berlusconi. Non mi rispecchiavo in tale ricostruzione, ma con il passare degli anni ho dovuto riconoscerle ragione.

Lunedì, 24 Novembre 2014 00:00

Una proposta alternativa per il bicameralismo perfetto?

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Di Maurizio Pagano

La riforma del bicameralismo: critiche alla proposta attuale e idee per una soluzione differente

La proposta di riforma del bicameralismo paritario attualmente in discussione pare, a un primo sguardo, differenziarsi sensibilmente dai progetti di riforma della Costituzione che, negli ultimi decenni, sono stati avanzati, discussi e, ad eccezione di revisioni parziali, respinti. Potrebbe sembrare infatti che essa non voglia modificare in profondità l’architettura istituzionale disegnata dalla Carta del 1947, ma solo porre rimedio alle disfunzioni che, secondo ampi settori dell’opinione pubblica, sarebbero dovute alla divisione del Parlamento in due rami che esercitano le stesse funzioni. L’obiettivo di garantire una maggiore accuratezza nella produzione legislativa attraverso un doppio esame dei disegni di legge pare risolversi in un mero rallentamento della procedura quando le assemblee chiamate a svolgere questa funzione presentano la stessa composizione. D’altra parte, essendo attribuito a entrambe le Camere il potere di dare e revocare la fiducia all’esecutivo, una differenziazione nella loro durata (come quella prevista dalla prima formulazione dell’art. 60 Cost., di fatto mai applicata e infine modificata dalla legge Cost. del 9 febbraio 1963) o nelle modalità di elezione rende più difficile la formazione di una maggioranza parlamentare e conseguentemente più incerta l’investitura e la stabilità dei Governi, come è dimostrato dagli effetti della riforma elettorale n. 270 del 2005.

Martedì, 25 Novembre 2014 00:00

Femminicidio, le parole sono importanti

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Secondo i dati dell’Eures il 2013 è stato "un anno nero per i femminicidi, con 179 donne uccise in pratica una vittima ogni due giorni".

Il dato, che resta chiaramente un dato gravissimo, come ci fa notare Loredana Lipperini (clicca qui) non è però quello dei femminicidi nel nostro paese, bensì il dato delle donne assassinate. Infatti all’interno in esso si trovano anche le 28 donne uccise dalla criminalità, un dato falsato che ci mostra, qualora ce ne fosse ancora bisogno, la totale confusione in cui è avvolto questo termine.

Ma allora cos’è il femminicidio? Le parole, come ricordava giustamente Nanni Moretti, sono importanti ed allora in occasione del 25 novembre "Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne" ci vediamo costrette ad evidenziare ancora una volta il significato i un neologismo usato e abusato.

Di Francesca Gabbriellini e Andrea Incorvaia

L’alba del 22 Novembre a Pisa, è stata un altro bellissimo momento di bagliore nel grigiore quotidiano di una città, costretta a vivere sotto una cappa cupa e rigida, per certi versi legata a schemi desueti.
Gli attivisti e le attiviste del Municipio dei Beni Comuni hanno liberato dall’incuria, dal degrado, dal vile e ingiusto abbandono uno dei più bei palazzi affacciati sul Lungarno Mediceo, definito dal Leopardi “ancor meglio di quello di Firenze”. Una liberazione, sì, in piena regola: le catene del tempo imposte dalle logiche speculative e di gentrificazione che si erano impossessate dei soffitti, delle pareti finemente affrescate, dei pavimenti ridotti a cumuli di polvere, di ogni cosa presente all’interno di un luogo narrante cinquecento anni di storia, sono state finalmente spezzate. Un’occupazione all’insegna della restituzione alla cittadinanza tutta di uno spazio che sarebbe altrimenti finito nel nel dimenticatoio, a fronte di una storia importante e di grande valore.

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