Relazioni internazionali, notizie da altri paesi, ingiustizie sparse per il globo.
Immagine liberamente tratta da upload.wikimedia.org
Le donazioni da parte di aziende del settore elettrico al Partito Liberal-Democratico nel 2012 sono triplicate rispetto all'anno precedente - in quello stesso 2011 che ha visto il Giappone scosso dal terremoto e dalla catastrofe di Fukushima – a segnalarlo il rapporto sui finanziamenti ai partiti politici stilato dal Ministero degli Interni. Secondo quanto riportato 53 alti dirigenti (appartenenti a nove diverse compagnie elettriche operanti nel nucleare) hanno donato ad un'associazione collaterale al PLD oltre quattro milioni di yen. Donazioni per oltre 300 milioni di yen sono state effettuate dalle stesse aziende.
È di pochi giorni fa la notizia dell’esplosione di una potente autobomba nel centro di Belfast, Irlanda del Nord. I sessanta chilogrammi di esplosivo plastico che sono saltati in aria davanti a un esercito di cronisti, civili ed esperti militari non hanno trascinato con sé vite umane, solo intonaco, vetri, macchine e il sonno di tanti residenti della città che si sono visti svegliare da un episodio che mai, da dieci anni a questa parte, si era verificato nella capitale dell’Ulster.
Il problema più grosso per il Celtic non sono i brutti risultati in Champions League, ma la coreografia che ha accompagnato la partita contro il Milan, in quel di Glasgow (il 26 novembre).
“Terrorista o idealista, disumano o impavido? Dipende da quale voto stai provando a afferrare o quale faccia stai provando a salvare”. Le frasi sono apparse al fianco delle effigi di William Wallace (su sfondo di bandiera scozzese) e di Bobby Sands (su sfondo di bandiera irlandese).
Messaggio politico e/o ideologico, vietato dalle regole Uefa.
Peccato che l’obiettivo del gesto fosse la legislazione del governo scozzese inerente il calcio, lo “Scottish Government’s Offensive Behaviour at Football Act and Police Scotland’s”, che per le Brigate Verdi criminalizza espressioni della politica irlandese nel regolare quello che è legittimo o non è legittimo esprimere.
La solidarietà tra la cattolica e indipendentista tifoseria del Celtic e la storia dell’IRA ha creato diversi problemi alla società, che purtroppo ha scelto di provvedere personalmente contro alcuni tifosi e si affanna a prendere le distanze, spaventata dalle ritorsioni della UEFA.
Tutti sanno chi è Bobby Sands, o tutti dovrebbero saperlo. Ma è utile riassumere la logica perversa che muove la polemica contro la coreografia.
L’Europa è una realtà federale pacificata, secondo le narrazioni dei governanti (l’Unione Europea è premio nobel della pace, alla faccia di baschi, irlandesi e di tutti quelli che hanno avuto la fortuna di assaggiare la repressione del vecchio continente).
L’Irlanda è un paese indipendente (se ci si dimentica delle sei contee dell’Ulster).
Bobby Sands è morto a seguito di uno sciopero della fame (pratica non violenta), incarcerato per questioni politiche e provato dalla repressione dell’oggi acclamata (e defunta) Thatcher.
Su William Wallace è stato girato un film da Mel Gibson (decisamente non un rivoluzionario, per idee politiche, il noto Braveheart.
La reazione a questo striscione, che ricorda quella contro i cori razzisti (ben noti in Italia), rivela tutta la fragilità di una retorica assolutamente politica, che cerca di nascondere dietro ad una presunta neutralità la rimozione del conflitto. Basta pensare a quanto inefficace (e talvolta ridicola) è la vicenda mediatica di Balotelli.
Almeno però nel caso della discriminazione razziale si può parlare di ipocrisia e superficialità. In questa vicenda ritornano alla mente le polemiche su Di Canio e Lucarelli, quando importanti opinionisti si permettevano di paragonare (e mettere sullo stesso piano) il pugno chiuso della Resistenza e il braccio teso del fascismo (che è anticostituzionale).
Pensare di tenerla fuori dagli stadi vuol dire avere in mente un’idea di politica separata dalla quotidianità, quasi una professione per pochi adepti, più che una pratica di partecipazione quotidiana.
Il volto pulito degli stadi aiuta a nascondere il malaffare, la passione dello sport rende complicato specularci sopra.
Quindi, semplicemente, lunga vita ai tifosi del Celtic.
Il Partito Comunista Giapponese ha tenuto lo scorso 21 novembre presso la sede della Dieta un importante seminario sul problema del rilascio in mare di acque radioattive. Tra gli esperti presenti il professor Funabashi dell'università Hosei di Tokyo il quale ha sottolineato la necessità che il governo istituisca un'organizzazione che controlli e supervisioni l'operato di TEPCO in questo settore.
Nel suo intervento conclusivo il Presidente del PCG Shii ha espresso la determinazione dei comunisti nel creare una equipe di esperti indipendenti per affrontare il tema.
In ambito di politique politicienne fa discutere anche il Giappone il finanziamento alla politica: quello privato. Il governatore di Tokyo Naoki Inose, sostenitore della liberalizzazione del gioco d'azzardo ha ricevuto lo scorso anno 100.000 yen dal Presidente della Sega Sammy Holdings.
Post-elezioni al cardiopalma per la LINKE, il partito social-comunista tedesco che, dopo esserci presentato sotto lo slogan “100% SOCIALI” e aver sfiorato il 9% dei voti alle elezioni del 22 settembre scorso, deve ora fare i conti con una profonda divisione interna.
Per la campagna elettorale, uno sforzo collettivo verso l’obiettivo comune del miglior risultato ottenibile, le differenze intestine sono state unanimemente messe da parte, per essere tirate fuori una volta concluso il periodo delle elezioni.
"Hanno un così bel paese qui, una così bella città. Perché hanno bisogno di rincorrere qualcuno con le bombe nel deserto?".
A dirlo è stato Faisal bin Ali Jaber. Dallo Yemen è arrivato negli Stati Uniti per ottenere una semplice risposta da parte delle autorità a stelle e strisce.
Il cognato, Salem Ahmed bin Ali Jaber, era un religioso yemenita noto per la sua contrarietà al terrorismo. Tre membri di Al Qaeda gli avevano chiesto un incontro per confrontarsi tra posizioni diverse. All'appuntamento Salem si è presentato con il cugino, Waleed Abdullah, un poliziotto di 26 anni. I cinque sono stati inceneriti da un drone statunitense. Un utile episodio per i fondamentalisti islamici.
Il Becco è una testata registrata come quotidiano online, iscritto al Registro della Stampa presso il Tribunale di Firenze in data 21/05/2013 (numero di registro 5921).