Internazionale

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Relazioni internazionali, notizie da altri paesi, ingiustizie sparse per il globo.

Immagine liberamente tratta da upload.wikimedia.org

Non si arrestano le proteste nella Prefettura di Okinawa contro la progettata nuova base nel distretto di Henoko a Nago. Ad animare la contestazione gruppi locali, il Partito Comunista e quello socialdemocratico. “Pur sconoscendo totalmente le nostre sofferenze durante la battaglia di Okinawa e dopo la guerra, il Primo Ministro Abe non dovrebbe ignorare la volontà dei suoi abitanti” ha dichiarato il deputato comunista Akamine.

Proteste animano anche il mondo del lavoro, lo scorso 13 dicembre la Federazione delle Associazioni Forensi (JFBA) ha tenuto una partecipata assemblea (circa 2000 i presenti) contro i piani di flessibilizzazione del lavoro proposti dal governo Abe.

All'iniziativa hanno dato la loro adesione la Confederazione Nazionale dei Sindacati (Zenroren), la Confederazione Giapponese dei Sindacati (Rengo) ed il Consiglio Nazionale dei Sindacati (Zenrokyo). Il Presidente della JFBA Yamagishi nel proprio discorso di apertura dei lavori ha fortemente criticato la proposta, effettuata il giorno precedente da un comitato ministeriale guidato dal Premier, di una ulteriore deregolamentazione in tema di lavoro interinale. Forte la presa di posizione di Sakuji Daikoku, Presidente di Zenroren il quale ha affermato che le riforme delle normative sul mercato del lavoro avanzate dai conservatori porteranno la maggioranza dei lavoratori ad uno stato di povertà.

La trattativa per giungere ad un accordo di pace tra Israele e Palestina fa capolino, sporadicamente, tra i titoli dei giornali. Recentissima la notizia del due di picche ricevuto dal Segretario di Stato John Kerry da parte del governo di Netanyahu: nonostante quel che ne dice il responsabile degli Esteri statunitense, il raggiungimento di una pace definitiva non pare poi così vicino. Il punto di rottura è stato quello relativo alla gestione della Valle del Giordano, parte di quella fetta di territorio palestinese a confine con la Giordania e sotto occupazione israeliana.

Proteste di movimenti civici in tutto il Giappone contro la controversa riforma del segreto di Stato all'esame della Dieta. Manifestazioni si sono tenute a Tokyo, Kyoto e nella Prefettura di Okinawa: “ai parlamentari è richiesto di rispettare ed obbedire alla Costituzione. La legislazione anticostituzionale sul tema va annullata” ha dichiarato Tsukasa Nakamura dell'Okinawa United Action Liaison Council.

Tensioni anche in ambito internazionale, il Capo della Segreteria del Partito Comunista Giapponese lo scorso 9 dicembre ha espresso la propria preoccupazione in merito alla Air Defense Identification Zone (ADIZ) avviata dal governo cinese in novembre ed estesa fino alle isole Diaoyutai/Senkaku.  L'esponente comunista si è dichiarato contrario all'inclusione delle isole nello spazio di difesa aerea cinese in quanto ciò contribuisce ad accrescere la tensione tra Cina e Giappone e costituisce una violazione del diritto internazionale. Il parlamentare ha quindi chiesto che il governo cinese ritiri i provvedimenti presi.

Venerdì, 03 Gennaio 2014 00:00

Un anno è finito senza ricordarsi di Gaza

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Il 31 dicembre del 1983 a tenere il discorso di fine anno agli italiani fu il Presidente della Repubblica Sandro Pertini. Tra le sue parole trovò spazio la denuncia di uno dei più feroci massacri compiuti negli ultimi anni in Medio Oriente:

Io sono stato nel Libano. Ho visto i cimiteri di Sabra e Chatila. È una cosa che angoscia vedere questo cimitero dove sono sepolte le vittime di quell’orrendo massacro. Il responsabile dell’orrendo massacro è ancora al governo in Israele. E quasi va baldanzoso di questo massacro compiuto. È un responsabile cui dovrebbe essere dato il bando dalla società

Lungo il confine nord-est dell'Ecuador la natura ha creato qualcosa di unico: qui gli ecosistemi amazzonici e andini si incontrano lungo l'equatore mescolandosi e garantendo una biodiversità unica al mondo in un contesto in buona parte incontaminato. In un solo ettaro ci sono più specie di alberi che in tutto il Nordamerica. Alcune cifre possono renderci facilmente chiara la rarità e l'importanza di questa piccola fetta di mondo: 153 specie di anfibi (record mondiale), oltre 600 specie di uccelli e 183 di mammiferi. Tutto questo è tutelato dai 10.000 km2 del Parco Nazionale Yasunì, dichiarato Riserva della Biosfera dall'UNESCO, nel quale vivono pure svariate popolazioni indigene fra cui Tagaeri e Taromenane, le ultime a non aver mai avuto, volutamente, alcun tipo di rapporto diretto con la “civiltà”.

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