Relazioni internazionali, notizie da altri paesi, ingiustizie sparse per il globo.
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La sede era una delle più prestigiose a Firenze: la Badia Fiesolana che ospita l'Istituto dell'Università Europea è un edificio magnifico circondato dalle verdi colline fiorentine. In netto contrasto con l'ufficialità e la suggestione trasmessa dalla locazione, la partecipazione e la familiarità dei molti ragazzi accorsi all'evento "Can Europe Change? Les Economistes Atterrés at EUI" organizzato dal Collettivo Prezzemolo in collaborazione con Sbilanciamoci!. La presenza di tanti ragazzi e la loro partecipazione sono di per sé una chiara indicazione di quello che dovrebbe essere l'approccio alle tematiche europee: non quello odorante di populismo che caratterizza la strumentalizzazione dei media bensì quello impregnato della consapevolezza che il tema discusso influenza direttamente la nostra vita quotidiana e le possibilità che abbiamo di cambiare lo stato delle cose.
Tokyo città di pace, questo l'appello – contenuto nella piattaforma elettorale – di Kenji Utsunomiya candidato della sinistra alle prossime elezioni dell'area metropolitana. L'ex presidente della Federazione delle associazioni Forensi ha proposta un incontro internazionale di “città della pace” coinvolgendo Pechino e Seul.
Di importanza cruciale nel programma elettorale del noto avvocato la realizzazione delle olimpiadi del 2020 riducendo l'impatto ambientale dell'evento.
Non si sconfigge il nemico, assomigliandogli. Al contrario di fronte ad un tale sistema coloniale e razzista che diffonde la violenza, la segregazione, l’annessione e l’oppressione, abbiamo il dovere di difendere una visione pluralista, rispettosa del diritto internazionale e dei diritti umani, in grado di ottenere libertà, pace e convivenza.
(Marwan Barghouti)
Della questione palestinese il nostro sito si è sempre occupato, cercando con regolarità di non far venire meno l’attenzione su una parte del mondo che sembra quasi “passata di moda” tra le nuove generazioni (ma non solo).
La Palestina non hai mai avuto la possibilità di esistere come stato libero di percorrere un proprio percorso autonomo. Da territorio sotto controllo ottomano a regione sotto la tutela degli stati occidentali (in particolare della Gran Bretagna). La decisione di far nascere una “national home” nel Vicino Oriente è quindi legata a decisioni su cui le democrazie occidentali hanno dirette responsabilità.
Dopo mesi di permanenza forzata in Spagna, l’attivista basco Lander Fernandez, insieme al compagno Aingeru Cardaño, tornerà a Roma, la città dove era stato arrestato con un’operazione di polizia in grande stile degna di un pericoloso terrorista il 13 giugno 2012.
Le accuse, tanto ridicole quanto infondate, si riferivano ad alcuni scontri armati nei Paesi Baschi in seguito ai quali Lander sarebbe stato identificato dalla polizia come etarra (membro dell’ETA, il gruppo armato che in Euskal Herria combatte per la libertà e l’indipendenza). In seguito a questo riconoscimento, secondo la procura di Roma, l’attivista sarebbe fuggito in Italia, unendosi al già cospicuo gruppo di militanti baschi in esilio forzato a Roma. Subito la richiesta d’estradizione da parte della magistratura spagnola, tristemente famosa per la sua ferocia nel perseguire gli attivisti politici e per la repressione violentissima che da anni e anni attua nei confronti della sinistra indipendentista basca. Basti pensare che nei Paesi Baschi in soli dieci anni il tribunale supremo spagnolo ha reso illegali oltre quaranta associazioni, gruppi e giornali. Chiunque solo si azzardasse a criticare questo metodo repressivo viene prontamente accusato di connivenza con l’ETA e, spesso, è arrestato.
L'area metropolitana di Tokyo è in pieno clima elettorale a seguito delle dimissioni – avvenute a causa di un finanziamento poco trasparente – dell'ex governatore Inose, costretto dalle opposizioni a lasciare l'incarico dopo circa un anno di governo. Il Partito Comunista Giapponese riproporrà la candidatura dell'avvocato Kenji Utsunomiya, ex presidente della Federazione delle Associazioni Forensi.
In ambito lavorativo il periodico del PCG Akahata riporta come le maggiori aziende nipponiche spingano i propri dipendenti ad effettuare oltre 80 ore di straordinario al mese. La normativa che regola le condizioni lavorative fissa in otto ore giornaliere e 40 settimanali il tetto massimo di ore lavorative, consentendo però alle aziende la possibilità di richiedere lo straordinario se ciò è frutto di un accordo tra le parti.
Com'era naturale immaginare la visita dello scorso dicembre del Premier Abe al santuario di Yasukuni (luogo dove vengono onorati i caduti nelle guerre coloniali del Giappone) non poteva non suscitare polemiche e reazione indignate.
Forti le critiche sudcoreane e cinesi, il ministero agli Affari Esteri di Pechino ha affermato in un comunicato la propria “forte indignazione per questo atto, che offende il popolo cinese e i popoli delle altre nazioni asiatiche vittime della Seconda Guerra Mondiale. Porgere quegli onori rappresenta essenzialmente un imbellimento ed una magnificazione dell'invasione militare e della colonizzazione giapponese”.
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