Ogni settimana le notizie dal Giappone, a partire da Japan Press Weekly, ma utilizzando anche altre fonti. Una delle rubriche che più differenzia il nostro sito da altre esperienze e di cui siamo particolarmente grati all'autore! Il numero di Pillole a cui siamo arrivati dice da solo molte cose!
Sempre più pressanti i tentativi di revisione costituzionale da parte del Partito Liberal-Democratico: lo scorso 25 novembre è stato infatti pubblicato il programma elettorale del Partito che ha tra i propri punti cardine la modifica dell'articolo 9 (articolo già oggetto di un'insolita interpretazione volta a svuotarne l'inequivocabile contenuto pacifista) e dell'articolo 96 (che regola le rigide procedure di modifica della Costituzione).
Proprio la proposta di modifica dell'articolo 96 rappresenta un salto di qualità rispetto al programma elettorale dello scorso anno, programma nel quale era solamente contenuta la volontà del PLD di sottoporre alla Dieta una bozza di modifica della Carta.
Partita la brevissima campagna elettorale per il rinnovo della Camera dei Rappresentanti. A sinistra del Partito Democratico si registra la tenuta, anche per le elezioni politiche, della coalizione che ha permesso a Takeshi Onaga di diventare governatore di Okinawa: comunisti e socialdemocratici hanno infatti presentato candidati comuni nei tre collegi uninominali della Prefettura.
Nessun patto di desistenza tra comunisti ed altri partiti nei restanti collegi.
Il Giappone tornerà ad elezioni il 14 dicembre, il premier Abe ha infatti deciso lo scioglimento anticipato della Camera dei Rappresentanti. “Questa elezione chiede se procedere con l'abenomics o fermarla” ha dichiarato l'esponente conservatore.
Per la prima volta dal suo ritorno alla guida del governo giapponese il Premier Abe ha tenuto un colloquio con il Presidente cinese Xi. L'incontro è avvenuto lo scorso 10 novembre in occasione dell'annuale summit APEC (Asia-Pacific Economic Cooperation) ospitato quest'anno dalla Repubblica Popolare.
Entrambi i leader hanno convenuto sulla necessità di abbassare il livello di tensione (in particolare marittima) tra le due nazioni generato prevalentemente dalla contesa per le isole Senkaku. “È il primo passo per migliorare le relazioni bilaterali rimettendo al centro una mutua positiva relazione basata su interessi strategici comuni” ha dichiarato il premier nipponico al termine dell'incontro.
Soddisfazione è stata espressa anche dal Capo della Segreteria del PCG Yamashita.
Sit-in lo scorso 29 ottobre davanti la sede della Dieta indetto dalle maggiori organizzazioni sindacali per protestare contro un disegno di legge – presentato dalla maggioranza – che precarizzerebbe ulteriormente il lavoro.
È partita intanto ad Okinawa la campagna elettorale del candidato anti-base Takeshi Onaga. A suo sostegno un vasto schieramento che comprende oltre ai comunisti anche molti ex liberal-democratici contrari al via libera dato dal PLD alla nuova installazione militare statunitense nel distretto di Henoko a Nago. “Tutti insieme al di là delle differenze di partito sosteniamo Onaga perché siamo tutti contrari a Nakaima (il governatore uscente), il quale ha tradito gli elettori andando avanti sulla costruzione della base. Con la vittoria di Onaga costringeremo il Primo Ministro Abe ad accettare il volere degli abitanti di Okinawa” ha dichiarata il deputato comunista Akamine.
L'unione parlamentare Giappone-Corea ed il suo corrispettivo coreano hanno tenuto, lo scorso 25 ottobre, una riunione nella capitale sudcoreana ed adottato all'unanimità una risoluzione a difesa del comunicato Kono del 1993 sulla vicenda delle comfort women. Presente alla riunione il Presidente del Partito Comunista Shii (in qualità di vicepresidente dell'unione parlamentare) il quale ha anche incontrato il Presidente sudcoreano Park ed illustrato all'Università di Corea la proposta del proprio partito di creare una comunità di pace nell'Asia del Nord-Est.
La polizia di Hokkaido ha arrestato nel contempo un uomo di sessantaquattro anni sospettato di aver fatto una telefonata minatoria all'Università Hokusei Gakuen di Sapporo, ateneo che ha visto alcuni dei propri docenti collaborare con la ricerca storica sul sistema di schiavitù sessuale dell'impero coloniale giapponese condotta dal giornale Asahi Shimbun.
Anche ad Osaka la polizia sta investigando su diversi casi di minacce telefoniche o indirizzate via mail contro un docente dell'Università Tezukayama di Nara che ha collaborato anch'esso con la ricerca.
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