Ogni settimana le notizie dal Giappone, a partire da Japan Press Weekly, ma utilizzando anche altre fonti. Una delle rubriche che più differenzia il nostro sito da altre esperienze e di cui siamo particolarmente grati all'autore! Il numero di Pillole a cui siamo arrivati dice da solo molte cose!
L'undici marzo è una data che è entrata a far parte della storia giapponese, tre anni fa, proprio in quella data il Sol Levante veniva colpito da un terremoto (con conseguente tsunami) che ha strappato la vita di migliaia di giapponesi, distrutto l'economia di intere Prefetture e causato un disastro nucleare che non cessa di destare preoccupazione nell'opinione pubblica mondiale.
A tre anni di distanza migliaia di vittime di quella catastrofe vivono ancora in abitazioni temporanee a causa delle difficoltà economiche che hanno colpito molti degli abitanti di quelle Prefetture, le cui fonti di reddito sono state spesso distrutte insieme alle case, numerosi sono coloro che non possono permettersi un affitto e che attendono case in edilizia residenziale pubblica che debbono ancora essere costruite.
La storia coloniale del Giappone rimane tema di quotidiano dibattito politico: l'ultima vicenda in ordine di tempo riguarda la revisione del comunicato di Kono (all'epoca Segretario generale del Gabinetto, una posizione simile al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio in Italia) del 1993 nel quale si riconosceva ufficialmente la schiavitù delle cosiddette comfort women.
A richiedere la revisione del comunicato Hiroshi Yamada, parlamentare del Partito della Restaurazione del Giappone. Il premier Abe ha espresso “gratitudine” per questa richiesta. Forte opposizione è stata manifestata dal Partito Comunista tramite il parlamentare Kenji Kokuta.
La cancellazione del divieto di esportazione di armi giapponesi apre le porte ai “mercanti di morte”: questa la presa di posizione del Capo della Segreteria del Partito Comunista Yamashita rispetto alla decisione presa dal governo Abe lo scorso 23 febbraio di revocare il divieto all'export anche nel settore militare pubblicando allo scopo una nuova linea guida che escluderebbe da tali traffici unicamente i Paesi sottoposti a embargo da parte delle Nazioni Unite o che violino le convenzioni internazionali.
Straordinario successo per la coalizione della sinistra (comunisti e socialdemocratici) a sostegno di Kenji Utsunomiya alle elezioni per il rinnovo dell'amministrazione di Tokyo. L'ex presidente della Federazione delle Associazioni Forensi ha conquistato nella competizione svoltasi il 9 febbraio la seconda posizione, ottenendo il 20,2% dei voti e battendo anche il candidato sostenuto dai democratici Morihiro Hosokawa, già premier negli anni '90, fermatosi al 19,6%.
Tokyo città di pace, questo l'appello – contenuto nella piattaforma elettorale – di Kenji Utsunomiya candidato della sinistra alle prossime elezioni dell'area metropolitana. L'ex presidente della Federazione delle associazioni Forensi ha proposta un incontro internazionale di “città della pace” coinvolgendo Pechino e Seul.
Di importanza cruciale nel programma elettorale del noto avvocato la realizzazione delle olimpiadi del 2020 riducendo l'impatto ambientale dell'evento.
Trasformare il Giappone in una potenza militare capace di operare al di fuori dei propri confini, questa l'ossessione della maggioranza conservatrice alla Dieta. Per realizzare questo obiettivo sono continui i tentativi di modifica dell'articolo 9 della Costituzione, sia in maniera diretta che indiretta, modificando cioè prima l'articolo 96 che regola le procedure per le riforme costituzionali.
Il Becco è una testata registrata come quotidiano online, iscritto al Registro della Stampa presso il Tribunale di Firenze in data 21/05/2013 (numero di registro 5921).