Ogni settimana le notizie dal Giappone, a partire da Japan Press Weekly, ma utilizzando anche altre fonti. Una delle rubriche che più differenzia il nostro sito da altre esperienze e di cui siamo particolarmente grati all'autore! Il numero di Pillole a cui siamo arrivati dice da solo molte cose!
“Unire gli sforzi contro il peggioramento della legge sul lavoro temporaneo” questo l'appello lanciato lo scorso 15 aprile dal Presidente del Partito Comunista Shii durante una conferenza stampa presso la sede del parlamento. “La riforma è un problema per i lavoratori nel loro complesso” ha dichiarato l'esponente comunista sottolineando come la proposta di modifica della legge renderebbe estremamente più facile il ricorso al lavoro precario pregiudicando una stabile occupazione per tutti.
Una situazione a tinte fosche quella descritta dai sindaci di Futaba, Okuma, Tomioka e Naraha (Prefettura di Fukushima) intervistati l'11 aprile dal periodico comunista Akahata. I quattro primi cittadini segnalano che numerosi cittadini delle loro comunità permangono sfollati attendendo la ricostruzione di abitazioni ed altre infrastrutture fondamentali per la ripresa delle attività economiche.
I sindaci hanno anche espresso la propria preoccupazione per i tentativi del governo di riattivare gli impianti nucleari spenti nel 2011: “credo che il Giappone debba ridurre la propria dipendenza dal nucleare e smettere di usare quest'energia in futuro” ha dichiarato il sindaco di Okuma Watanabe.
Non cessa la preoccupazione dei comunisti giapponesi per la recente decisione del governo Abe di permette l'export di armi e tecnologie militari: un passo decisivo nella demolizione di ogni residuo riferimento alla tradizionale (dal secondo conflitto mondiale in poi) politica nipponica in tema di relazioni internazioni.
Durissima l'opposione del Partito Comunista: il segretario Yamashita ha affermato che questa decisione è frutto della sudditanza del Giappone alle esigenze degli Stati Uniti (i quali hanno sempre più necessità di un alleato a pieno titolo, dunque anche militare, in quella parte del Pacifico) e mira a costruire, anche attraverso uno svuotamento di senso dell'articolo 9 della Costituzione, una nazione impegnata in conflitti militari al di fuori dei propri confini.
“L'aumento della tassa sui consumi (avvenuto il primo aprile di quest'anno) porterà molte più persone alla povertà”: questa la denuncia del Partito Comunista che in un comunicato della segreteria sottolinea come questa decisione sia “devastante per le condizioni di vita delle persone e dei piccoli operatori commerciali”.
“Vietare pratiche lavorative illegali nella decontaminazione di Fukushima” questa la richiesta – ed insieme la denuncia – del vicepresidente del Partito Comunista Ichida che lo scorso 17 marzo, durante una seduta della Commissione Ambiente della Camera alta, ha mostrato i risultati di un'inchiesta dell'Ufficio del Lavoro della locale Prefettura secondo la quale 709 imprese coinvolte nei lavori di decontaminazione dell'area hanno violato le leggi in materia di lavoro. Tra le violazioni riscontrate numerosi sono i casi di non rispetto delle normative in tema di sicurezza del lavoro oltre a casi di buste paga fittizie.
Le vicende che hanno coinvolto l'Ucraina ed in particolare la Crimea hanno fatto discutere anche i comunisti giapponesi: il 19 marzo il Presidente del PCG Kazuo Shii ha rilasciato una durissima dichiarazione contro l'annessione alla Russia della penisola meridionale a maggioranza russofona.
Nel comunicato la politica russa sulla vicenda Ucraina viene giudicata “aggressiva” ed in violazione del diritto internazionale.
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