Dalla divulgazione scientifica alle recensioni di romanzi, passando per filosofia e scienze sociali, abbracciando il grande schermo e la musica, senza disdegnare ogni forma del sapere.
Immagine liberamente tratta da pixabay.com
Tejo Bar, un posto (ancora?) unico
«Non si applaude, si strusciano le mani, guarda gli altri!».
Il Tejo Bar, di solito, si trova per sbaglio, o almeno una volta era così, forse oggi ne parlano guide turistiche offline e online e blog e blogger. E allora scoprirlo dovrebbe essere molto più facile. In realtà del Tejo Bar se ne parla già da diversi anni, una regista, ora famosa, realizzò un documentario su questo locale, davvero unico e raro. Forse se cercate su You Tube, potreste trovarlo ancora.
La sfida allo spazio lanciata da Elon Musk riaccende una corsa verso le stelle lasciata da troppo tempo solo agli addetti ai lavori. Ma apre anche spinosi interrogativi per il futuro.
È una sensazione strana descrivere la prima assoluta di un’opera moderna, scritta e musicata da persone che sono ancora tra noi e non da autori lontani nel tempo. Il Carlo Felice di Genova ha deciso di regalarci questa sensazione (un investimento intellettuale ed economico che andrebbe premiato di per sé) con l’opera “Miseria e nobiltà” (repliche fino al primo marzo), ispirata alla commedia di Scarpetta, ma collocata nel giugno del 1946, è frutto del lavoro compositivo di Marco Tutino mentre libretto e sceneggiatura sono di Luca Rossi e Fabio Ceresa (un trio che ha già lavorato con successo nella trasposizione operistica de "La ciociara").
Paul Thomas Anderson cuce l'abito perfetto per l'addio al cinema di Daniel Day Lewis
Se amate il cinema, segnatevi questo nome: Paul Thomas Anderson.
Regista, sceneggiatore, produttore di quasi tutti i suoi film. Stavolta è anche direttore della fotografia.
La panetteria di Maria
«E già che ci sei, compra anche il pane».
Mi ero fatto incastrare da Cecilia, cena a casa sua con altri amici, e io che dovevo fare la spesa.
Italian theory: se esiste che si sporchi le mani
In un articolo di qualche tempo fa, pubblicato dal sito Le parole e le cose, Barbara Carnevali lanciava una provocazione contro il «simulacro di filosofia» che ha preso recentemente piede nelle università di tutto il mondo (occidentale), definibile secondo la filosofa con il termine «Theory»: «un amalgama di idee e formule di varia provenienza disciplinare (prevalentemente filosofia, psicanalisi e sociologia), estratte da un canone di autori disparati ma accumunabili in una generica postura radicale (Marx, Nietzsche, Lacan, Foucault, Deleuze, Bourdieu, Agamben, Said, Spivak, Butler, Žižek, l’onnipresente Benjamin, l’uscente Derrida, la new entry Latour…), fuse in un solo crogiolo e ridotte a un’agenda tematica angusta: il potere, il bios, il genere, il desiderio e il godimento, il soggetto e le moltitudini, la coppia dominanti-dominati, il capitale e lo spettacolo, etc»1.
Il Becco è una testata registrata come quotidiano online, iscritto al Registro della Stampa presso il Tribunale di Firenze in data 21/05/2013 (numero di registro 5921).