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“L’Italiana in Algeri” tra stereotipi liberatori e regie discutibili
La più recente opera cui il munifico biglietto di cui ho già parlato mi ha dato accesso, che incidentalmente marca anche la chiusura della stagione operistica pisana (sì, è stato breve ma intenso, ok, più breve che intenso, un giorno vivrete anche voi a Pisa e allora capirete) è L’italiana in Algeri (1813) di Gioachino Rossini.
Le porte della percezione
Dietro alle sensazioni, dalle più belle alle più drammatiche, si nascondono meccanismi biologici, capirli e comprenderli ci può aiutare moltissimo.
Quel favoloso Anos 60
«Allora entra, dai, poi chiudo e chi c'è dentro, c'è dentro».
Gli oscar n° 90 dimostrano l'importanza delle donne, dei diversi, degli emarginati e delle minoranze
"Messico e nuvole, la faccia triste dell'America" - cantava Enzo Jannacci in una delle sue più note canzoni. Dopo Cuaron e Inarritu, il Messico si dimostra invece un'isola felice e si prende l'ennesima rivincita sugli Stati Uniti. Con tempismo perfetto.
Agent of Change: la legge che protegge la musica dalla speculazione
'Gentrification' è una parola sinistramente familiare per chi si occupa dei problemi legati alla crescita delle grandi città, e in particolare delle tensioni di classe che le contraddistinguono.
Gli ultraottantenni colpiscono ancora: il ritorno di Roman Polanski
Al cinema vanno di moda gli over 80. Sarà un caso, ma negli ultimi mesi sono usciti film di Ridley Scott (80 anni), Woody Allen (82), Clint Eastwood (87).
Senza dimenticare l'inossidabile leone inglese Ken Loach (81 anni e non sentirli) che nel 2016 ha vinto la Palma d'Oro con "Io, Daniel Blake".
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