Dalla divulgazione scientifica alle recensioni di romanzi, passando per filosofia e scienze sociali, abbracciando il grande schermo e la musica, senza disdegnare ogni forma del sapere.
Immagine liberamente tratta da pixabay.com
È solo di pochi giorni fa l’ultima trovata dell’amministrazione comunale fiorentina ovvero l’affitto del Cappellone degli Spagnoli, nella chiesa di Santa Maria Novella, ai miliardari ospiti della banca americana Morgan Stanley.
Non si tratta certo del primo caso di affitto di luoghi storico-artistici a Firenze; non possiamo infatti dimenticare le polemiche scatenate dall’affitto di Ponte Vecchio a Montezemolo per un evento Ferrari nell’estate 2013 per la cifra ufficiale di 120.000 Euro, cifra che poi si sarebbe rivelata di soli 18.000 effettivamente incassati.
Solo parti non originali.
A seconda dello spirito con cui si decide di affrontare la pellicola si andrà incontro a poco meno di due ore di divertimento o noia.
La fantascienza riempie le sale cinematografiche da ormai molto tempo, segnando poche variabili anche quando sfrutta con ambizione e scarse capacità autori come Asimov o Dick.
Dopo Snowpiercer esce un'altra pellicola che decide invece di basarsi su un fumetto (che a sua volta è tratto da un romanzo), che verrà pubblicato e distribuito in Italia solo il 16 giugno (quando probabilmente il film non sarà più nelle sale).
Stavolta si sceglie di far sparire tutto ciò che non è intrattenimento e che potrebbe apparire come innovativo.
Collettivo Kinoglaz
Firenze. È durante un assolato sabato pomeriggio di maggio che abbiamo il piacere di incontrare Fausto Podavini: espressione gioviale, una variopinta pashmina al collo, le braccia impegnate a sorreggere i bagagli. “Abbiamo il tempo per una sigaretta?”, sigaretta sia. I convenevoli di rito ed i suoi modi cordiali stemperano la tensione di chi alla tensione non s'è mai abituato. Raggiungiamo il primo piano del circolo “Il Progresso” e si prende a chiacchierare di fotografia, “che è tutta la nostra vita” come recita la dedica apposta su una copia del suo libro. Domande e risposte scivolano via in fretta e quasi fatichi a realizzare che, sotto quell'aurea di saggezza ed umiltà, si cela uno degli sguardi più interessanti della scena fotografica internazionale. Insegnante di reportage e membro del Collettivo WSP, Fausto collabora da anni con diverse O.N.G. e Onlus; la dedizione verso la fotografia di documentazione sociale lo ha portato a girare il mondo, dal Kenya all'Etiopia, sino in Kashmir. Nonostante ciò, è uno dei progetti da lui definiti “a chilometro zero” ad avergli permesso di vincere il primo premio nella categoria Daily Life del World Press Photo 2013.
Bisogna dire che questo lunedì 19 maggio 2014 rimarrà indelebilmente nei cuori di Firenze come serata amarcord sia per gli sportivi viola sia per gli appassionati di musica.
Mentre, dopo circa 1 minuto, l’inossidabile bomber argentino Gabriel Omar Batistuta (anche se il buon Bruno Pizzul credeva fosse … Riccardo Scamarcio!!!!) faceva partire un missile nella porta sotto la Fiesole facendo rivivere i vecchi fasti del tempo che fu, contemporaneamente nel piccolo teatro Obihall di Firenze sud si stava scrivendo la storia del rock: il concerto dei Dire Straits Legends, la concept band nata per continuare a condividere la musica che ha segnato indelebilmente la storia del rock.
Ritorna sul grande schermo, a 60 anni di distanza dal primo film di Ishiro Honda, il "kaijü" (mostro di fantasia in giapponese) più famoso della storia del cinema: Godzilla.
Il giovane regista inglese Gareth Edwards si è addossato con spavalderia l'ingrato compito di misurarsi con un personaggio molto amato dal pubblico, riuscendo nell'impresa di non far rimpiangere lo scialbo remake di Roland Emmerich del 1998.
La storia non si discosta dallo spirito originario della saga: in Giappone, una scossa dalle cause ignote provoca la distruzione di un impianto nucleare. Lo scienziato Joe Brody (Bryan Cranston) perde la moglie nell'incidente e non si dà pace per scoprire le vere ragioni del disastro. Dopo quindici anni, il misterioso evento si ripete e minaccia il mondo intero. Due M.U.T.O (Organismi Terrestri Massivi Non Identificati), giganteschi parassiti radioattivi, mettono a repentaglio la sopravvivenza del genere umano, risvegliando dal suo sonno il “Predatore Alfa”.
Già il solo entrare dentro il meraviglioso chiostro della Basilica di Santa Croce rapisce, oltre che lo sguardo, sbigottito da tanta sublime bellezza, anche l’anima che davvero è come se si sentisse riempita di una meraviglia proveniente da un altrove più alto, come se venisse chiamata da una voce proveniente da un mondo altro, che non ha luogo, non ha tempo; come se potesse percepire l’eco, l’invito appena sussurrato ad entrare o a ritornare in una dimensione che davvero ricorda l’incanto di qualcosa di sacro.
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