Dalla divulgazione scientifica alle recensioni di romanzi, passando per filosofia e scienze sociali, abbracciando il grande schermo e la musica, senza disdegnare ogni forma del sapere.
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Non è un romanzo di formazione, anche se la storia parte da due ragazzi sulle sponde del Mississippi, calati in una realtà periferica in cui si consumano famiglie in difficoltà ed esistenze complesse. Film drammatici statunitensi che si collocano agli estremi delle difficoltà quotidiane e della marginalità sociale non sono rari. Il merito di Mud è sapersi collocare tra diversi generi senza seguire un solo tracciato già percorso ma saltando tra diversi di essi. Si ritrova qualche elemento che richiama Cormac McCarthy, noto al grande pubblico soprattutto grazie a Non è un paese per vecchi. Ci si richiama ad un’ambientazione da thriller, senza che però ci si avvicini più di tanto a quanto già portato avanti recentemente dall’ottimo Prisoners e superando impietosamente l’ultima opera di Ridley Scott (The Counselor).
«Mai, vivendo l'intera esistenza, avremmo potuto sperare di fare così tanto per la tolleranza, la giustizia, la mutua comprensione fra gli uomini.»
Bartolomeo Vanzetti, alla giuria che lo condannò alla pena di morte
“Here’s to you, Nicola and Bart”. Si, questo è per voi, Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti, non solo le strofe di questa bellissima canzone scritta da Ennio Morricone e interpretata dalla voce celestiale e potente della co-autrice Joan Baez, che esplode in tutta la sua forza evocativa in alcune scene del noto film del ‘71 di Giuliano Montaldo sulla tragica vicenda di questi due uomini.
Martedì mattina Calderoli trova un biacco nella cucina di casa sua, nel comune di Mozzo (nella campagna bergamasca). Il biacco è un biacco: un serpente del tutto innocuo, oltre che protetto in Lombardia, e giustamente nel proprio ambiente naturale (la zona di Mozzo, non la casa di Calderoli). Calderoli è Calderoli. Perciò il biacco finisce ucciso a badilate ed esposto sui social network come trofeo.
Un romanzo ambizioso. Tenendo sullo sfondo la realtà della Cgil, fatta di quotidianità complesse, mettendo al centro il tema del lavoro, il collettivo Tom Joad (nome impegnativo) mette in scena un giallo che si apre con la morte da cui muoverà il resto della trama. In apparenza, in un primo momento, un tragico incidente, in un paese della provincia di Roma. Dopo poche pagine però si fa già chiaro che si tratta più facilmente di omicidio. Nessun motivo apparente.
Sarà la ricerca del principale personaggio, Marco Degli Esposti, sindacalista del luogo, amico della vittima, a portare in ogni capitolo il tema della rappresentanza dei lavoratori e di come sia mutato in Italia il sistema produttivo, oltre al quadro normativo in cui si muove la giungla dei contratti (che è già stata modificata, anche se solo nei dettagli e non nella sostanza, rispetto a quando è stato scritto il romanzo, edito nei primi mesi del 2014).
Solo con lo scorrere delle pagine si mescolerà al delitto la realtà della corruzione italiana, imprenditoriale e istituzionale, con le nuove forme di sfruttamento e l'anelito di una ricerca tesa costantemente a una maggiore giustizia sociale.
Il mare di Licata (Ag) restituisce nuove testimonianze di un antico passato: le due ancore recuperate dalle acque della Rocca S.Nicola
Nell’ambito di un progetto e di una collaborazione iniziati circa un anno fa, sono riprese a pieno titolo le ricerche subacquee guidate e coordinate dall’equipe del Prof. Sebastiano Tusa, supportato logisticamente e “territorialmente” dal gruppo archeologico Finziade, diretto dall’archeologo Fabio Amato.
Le operazioni sono state quest’anno influenzate in negativo dall’instabilità metereologica. Essa ha ritardato o addirittura cambiato i programmi stessi degli archeologi.
Il 26 Luglio sono stati recuperati due reperti fortemente legati al mondo marinaresco antico: un ceppo in piombo mobile d’età presumibilmente romana e una ben più antica ancora a gravità ad un foro. Quest’ultimo reperto, ad una prima valutazione storico-cronologica va ad abbracciare un arco temporale piuttosto ampio, tra l’età del bronzo e la fase greca.
Nocturna è una trilogia scritta da Guillermo Del Toro e Chuck Hogan. Pubblicata in Italia da Mondadori, la trovate sotto i titoli: La Progenie, La Caduta e Notte Eterna.
Per chi adora la visionarietà del regista di origini messicane, già autore di Cronos e Blade II nel campo delle storie di vampiri, si tratta di un’opera irrinunciabile. Principalmente per merito del primo volume. Una sceneggiatura (più che un romanzo) che con ritmo cinematografico descrive l’avanzare di una lunga ombra a partire dall’aeroporto di New York, dove un aereo atterra e si spenge improvvisamente, senza più dare segnali alla torre di controllo.
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