Saperi

Saperi

Le varie forme de "sapere", che cerchiamo di organizzare tra divulgazione scientifica (cliccando qui), scienze umanistiche (cliccando qui) e scienze sociali (cliccando qui), sfruttando le pur discutibili suddivisioni del nostro sistema accademico.

Immagine liberamente tratta da pixnio.com

Presentato a Genova, lo scorso 19 aprile, nella splendida cornice della sala di rappresentanza di Palazzo Tursi, sede del Comune, la Banca dati del partigianato ligure. Il progetto, un gigantesco archivio consultabile on line sul sito dell'Istituto Ligure per la Storia della Resistenza e dell'Età Contemporanea, è il tentativo (tra i primi in Italia con quale esperienza precorritrice in Piemonte ed Emilia) di mettere on line tutte le schede di quanti a vario titolo hanno partecipato alla Guerra di Liberazione Nazionale nel territorio ligure.

L’anima contesa: l’Europa della Guerra dei Trent’anni

La straordinaria diffusione delle dottrine protestanti ebbe un impatto fondamentale nel continente europeo. Una conseguenza del crollo delle strutture universali medievali, segnale di un passaggio epocale contrassegnato da conflitti. Inizialmente il terreno di scontro fu nell’ambito delle dottrine politiche, in cui ci si chiedeva dell’utilità di una potenza come l’Impero in un continente profondamente mutato come quello dopo il XV secolo. Si spostò in ambito filosofico e scientifico, nel tentativo di strappare al dogmatismo cattolico i principali campi del sapere. Keplero, Copernico, Galileo: nomi dannati e perseguitati dalla Chiesa, eroi e martiri di una rivoluzione scientifica che disegnò un nuovo universo. Sopra il cielo, non c’è solo il Paradiso.

Venerdì, 20 Gennaio 2017 00:00

L’impero degli Asburgo: il progetto di Carlo V

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L’impero degli Asburgo: il progetto di Carlo V

L’Europa nel 1519 era un continente in trasformazione. Nonostante la storiografia classica abbia indicato come il 1492 la data di passaggio tra Medioevo e età Moderna, per quanto il viaggio di Cristoforo Colombo abbia spostato gli orizzonti geografici, la vera transizione avviene proprio in questi anni. In ambito culturale, con la corrente di pensiero umanista oramai consolidata che ha influenzato la letteratura, l’arte, la filosofia e i principali campi del sapere. Anche i dibattiti religiosi all’interno della Chiesa cattolica e di tutto il mondo cristiano hanno prodotto un terremoto dogmatico e teologico destinato a stravolgere l’intero continente. La dottrina di Martin Lutero nel 1517 con le sue 95 tesi non ha scalfito solo la porta della cattedrale di Wittenberg, ma la spina dorsale della Chiesa cattolica romana con tutte le conseguenze successive alla diffusione della sua dottrina. A sua volta conseguente, come accennato in precedenza, a una profonda riflessione di teologi, studiosi e uomini di chiesa sul significato del cristianesimo e dei dogmi della cattolicità.

L’aquila e la croce: il Sacro Romano Impero e i suoi limiti

L’Europa medievale è un affresco meraviglioso ricco di personaggi fondamentali per la storia europea e mondiale. Un periodo segnato dalla costruzione: si gettano le basi del pensiero politico europeo, delle strutture sociali, delle strutture politiche per i secoli successivi. Per troppo tempo additato come un periodo buio dalla tradizione storiografica illuminista e soprattutto ottocentesca, abbagliati dai miti della modernità e del progresso. Secoli di miti e di orizzonti immaginari che sono giunti sino a noi, grazie ai grandi uomini di cultura di quel tempo che si sono lasciati sedurre da quest’ultimi.

Rex Pater Europae: Carlo Magno e l’Impero carolingio

L’Europa fino all’VIII secolo d.C. visse un periodo di profonda e travagliata trasformazione, identificato nella storiografia come un periodo di crisi. La caduta dell’Impero romano d’Occidente e le massicce migrazioni di popolazioni nel continente segnarono profondamente questo passaggio dall’antichità all’Alto Medioevo. La sconfitta nel 534 dei Vandali e la decadenza del ruolo di Roma come città imperiale, consacrarono Costantinopoli e l’Impero romano d’Oriente come riconosciuti successori e detentori del titolo imperiale. Alla città eterna, al tramonto dell’Impero romano, non rimase che il titolo contestato da Costantinopoli del primato petrino del vescovo di Roma nelle gerarchie ecclesiastiche cristiane, riconosciuto al Concilio di Nicea del 325 d.C.

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