Politica

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Le notizie legate al contemporaneo, abbracciando società, istituzioni, questioni internazionali e tutto ciò che rientra nella vasta categoria di politica, rubriche e redazionali esclusi.

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Lunedì, 10 Febbraio 2014 00:00

Europa: questione di forma ma anche di sostanza

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Discutere di Europa, oggi, in Italia, non è affatto facile. Da una parte abbiamo gli anti europeisti intransigenti, coloro che vorrebbero rigettare qualunque trattato ed uscire immediatamente dall'Euro (quali potrebbero essere le conseguenze non è un dato preso in considerazione). Dall'altra ci sono quelli si sono arresi all'evidenza dei fatti e sono stati costretti dalla realtà a cominciare ad accennare qualche critica alla costruzione europea così come la conosciamo oggi. Finanziarizzazione selvaggia, rincorsa all'ultima respiro del pareggio di bilancio e del contenimento dell'inflazione ne hanno fatto una gabbia opprimente che, di fatto, affama i grandi numeri e lascia indisturbata le minoranze agiate.

Domenica, 09 Febbraio 2014 00:00

UE: una realtà malata (che potrebbe funzionare)

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Diciamocelo francamente: così com’è, l’Europa non funziona. E non si tratta a mio avviso di un giudizio estremistico o totalmente senza senso: perché, di fronte a una crisi economica che sta attraversando il continente intero, come si fa a dire che nell’UE va tutto bene? I media cercano di propinarci la solita storiella che le “grandi decisioni”, quelle che aiuteranno l’Italia a venir fuori da questo tunnel senza fine, vengono prese a Bruxelles e non a Roma. Il motivo lo conosciamo: i politici italiani non sono affidabili. E quindi l’unico organismo che può darci una mano è la somma, suprema e imbattibile Unione Europea: se gli daremo ascolto, tutto filerà liscio. E infatti siamo ancora qui, dopo quasi oramai sei anni dall’inizio della crisi, con più problemi di prima e con meno speranza che mai. Come mai siamo arrivati a questo punto? 

L’Unione Europea, fondata ufficialmente con il trattato di Maastricht del 7 febbraio 1992, fu il risultato di una spinta proveniente da quelle politiche economiche che, partendo dagli USA di Reagan e dalla Gran Bretagna della Thatcher, arrivarono ad inglobare gli Stati del vecchio continente all’interno di un mercato libero marchiato WTO, caratterizzato dall’eliminazione delle barriere doganali (già in atto da diversi anni), da una politica finanziaria e monetaria comune (che portò a un’ulteriore deregulation nel mondo della finanza) così come da un’eguale politica economica. Ma ne è valsa la pena?

Domenica, 09 Febbraio 2014 00:00

Neofascismo e neonazismo (Ferrari e Mantegazza)

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«Neofascismo e neonazismo. Un problema politico, culturale e educativo» è il titolo di un appuntamento organizzato a Firenze l'8 febbraio 2014 da Anpi, Flc Cgil e Filo Rosso.

Dopo una breve introduzione da parte di Gigi Remaschi, vicepresidente provinciale dell'associazione dei partigiani, si entra nel merito dell'argomento senza necessità di eccessive spiegazioni, nella città in cui sono stati uccisi Samb Modou e Diop Mor

Saverio Ferrari è giornalista e redattore dell’Osservatorio Democratico sulle nuove destre. Sceglie di partire dall'individuazione del 1995 come un punto di svolta nella storia del fascismo della nostra penisola. Con lo scioglimento del Movimento Sociale Italiano e la nascita di Alleanza Nazionale è venuto meno un "freno inibitore" che a partire dal secondo dopoguerra si era affermato come realtà non marginale nella vita politica, diventando "il quarto partito in Italia già nel 1972, e giocando un ruolo decisivo nella nascita di 4 governi, oltre che nell'elezione di due presidenti della Repubblica". Gli eredi di Salò sono stati per decenni inquadrati nel sistema istituzionale. Nel corso di quel periodo la destra ha tentato di riscrivere il passato prendendo le distanze dal nazismo, come ha provato a fare Giorgio Pisanò nel negare responsabilità dirette dei fascisti rispetto all'olocausto.

A partire dal 1995 il neofascismo si radicalizza anche se si restringe elettoralmente (arrivando a pesare oggi tra l'1,5 e il 2%). Vengono recuperati miti che stanno fuori dalle vicende del Duce, andando a recuperare i simboli del Terzo Reich.

Venerdì, 07 Febbraio 2014 00:00

Voci dalla rete: come le donne cambiano il mondo

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Voci dalla rete - come le donne stanno cambiando il mondo” è un libro che ci spiega come la questione della parità di genere non riguardi solo le cosiddette “femministe” ma tutti noi e pone l'accento su come il contributo delle donne sia indispensabile in ogni settore della vita quotidiana (dall'economia, alla politica, alla giustizia).

Giovedì, 06 Febbraio 2014 00:00

Morire lavorando, prima della pensione

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"Non stiamo discutendo di quanto il nostro lavoro sia gravoso. Stiamo parlando del fatto che moriamo prima". 

Una ricerca ha indicato in 64,5 anni la vita media di un macchinista, mentre la riforma Fornero prevede per questi lavoratori i 67 anni di età per andare in pensione. La salute di chi manda avanti i treni è compromessa da diversi fattori, tra cui i turni aciclici con una discreta quantità di servizio notturno e il microclima della cabina di guida. 

Questo dato non è argomento di discussione.

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