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I lettori della nostra testata hanno avuto modo di conoscere buona parte delle opinioni dei beccai (spesso non coincidenti ma su alcune questioni molto chiare e nette). Siamo consapevoli che in questa intervista alcune risposte potranno creare perplessità e che alcuni passaggi sono, per quanto ci riguarda, non condivisibili. Riteniamo però la disponibilità dell'autore un'occasione per evidenziare questioni su cui troppo spesso la sinistra sorvola e su cui torneremo, tentando di argomentare le nostre posizioni.
1) Sia in un tuo precedente lavoro che nel recente La sinistra assente di Losurdo, emerge come la politica internazionale misuri l’inadeguatezza della classe politica europea. Come sei arrivato a scegliere di scrivere proprio di Russia?
Questo libro è frutto di un interesse nei confronti del mondo russo e slavo-ortodosso che, da parte mia, risale agli anni in cui, smantellata l’URSS e distrutta la Jugoslavia, la classe politica europea, per tramite del comparto mediatico di complemento agli interessi capitalistici e imperialistici nordamericani che rappresenta, si è ampiamente prodigata in un’azione pervicace di demonizzazione di ogni forma di resistenza politica e sociale, attuata dai popoli e da determinate forze politiche di Paesi quali Russia e Serbia, ai menzionati processi geopolitici di smantellamento e distruzione.
L’ampliamento del Canale di Suez tra opportunità economica e minaccia alla biodiversità
Intervista a Bella S. Galil, a cura di Joachim Langeneck
Bella S. Galil è ricercatore capo presso l’Istituto Nazionale di Oceanografia di Haifa, Israele. La sua ricerca riguarda principalmente cambiamenti antropogenici nell’ecologia del benthos in acque costiere e profonde, dinamiche e conservazione della biodiversità marina, invasioni biologiche in ambiente marino e tassonomia e biologia dei crostacei decapodi. È stata presidente del comitato esecutivo della Società Zoologica di Israele dal 1993 al 1997; editore amministrativo dell’Israel Journal of Zoology dal 1992 al 1998; membro fondatore dell’Associazione Israeliana per le Scienze Acquatiche (Israeli Association for Aquatic Sciences, IAAS) e membro del suo primo comitato esecutivo dal 2003 al 2005.
Ucraina, Donbass: i crimini di guerra della Giunta di Kiev
Recensione del libro di Enrico Vigna “Ucraina, Donbass” (Zambon Editore)
Ottobre 1941. Nel contesto dell’Operazione Barbarossa e dell’occupazione dell’Ucraina da parte delle forze dell’Asse, a Odessa decine di migliaia di ebrei e oppositori politici vengono brutalmente sterminati.
Maggio 2014. Dimostranti federalisti vengono attaccati e inseguiti dai neonazisti del “Prawy Sektor” fino alla Casa del Sindacato di Odessa, dove entrano per cercare rifugio. È un massacro: gli inermi cittadini vengono trucidati senza pietà uno alla volta e poi l’edificio è dato alla fiamme.
Si sono dati ancora una volta appuntamento, pieni di rabbia ed entusiasmo, al presidio permanente NO MUOS in Contrada Ulmo, a Niscemi (CL), per una nuova grande manifestazione che, percorrendo i sentieri della Sughereta, è giunta come sempre davanti a quella base simbolo di devastazione e guerre, dall’arroganza e dalla prepotenza del governo degli Stati Uniti, supportato da quello italiano, che non hanno alcuna intenzione di continuare a tollerare.
(la notizia qui)
Viveva in un campo nomadi un bel maiale,
frugava col grugno sudicio nello strame,
passava i suoi dì sereno ed assai cordiale
attendendo di finire dentro un tegame.
Nel mutamento politico che sta attraversando il vecchio continente, all’interno di un quadro complessivo che vede una crisi delle socialdemocrazie novecentesche con la nascita di tanti “presidi” post-democratici, gli spunti per una riflessione a sinistra e verso un vero e proprio ribaltamento dell’esistente (che pare immutabile) esiste.
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