Pillole dal giappone

Pillole dal giappone

Ogni settimana le notizie dal Giappone, a partire da Japan Press Weekly, ma utilizzando anche altre fonti. Una delle rubriche che più differenzia il nostro sito da altre esperienze e di cui siamo particolarmente grati all'autore! Il numero di Pillole a cui siamo arrivati dice da solo molte cose!

Dopo che per mesi hanno tenuto banco le polemiche legate alle dichiarazioni del sindaco di Osaka Hashimoto il governo Abe riconosce ufficialmente l'esistenza di coercizione nella vicenda delle cosiddette “comfort women”. Il riconoscimento è avvenuto a seguito di una richiesta da parte del parlamentare comunista AkamineÈ la prima volta che il governo Abe riconosce ufficialmente l'esistenza della coercizione, il precedente esecutivo guidato dal politico conservatore aveva negato il fenomeno nel 2007.

57.981 sono le firme raccolte e consegnate al parlamento tramite 22 parlamentari di diversi partiti da un gruppo di insegnanti e genitori di alunni disabili al fine di richiedere migliori condizioni per le scuole a loro dedicate. Nonostante il numero di alunni con disabilità sia cresciuto di oltre 33.000 unità negli ultimi dieci anni le classi hanno subito un drastico taglio (-4.633).

Ampie convergenze si coagulano intorno alla difesa dell'articolo 9 della costituzione giapponese. Una significativa presa di posizione è stata espressa dell'arcivescovo di Tokyo Okada il quale in un'intervista concessa al settimanale comunista Akahata ha dichiarato: “l'articolo 9 riflette gli insegnamenti di Gesù Cristo il quale si è espresso contro l'omicidio e la ritorsione. Dobbiamo difenderlo a tutti i costi”.

Importanti presenze internazionali alla conferenza mondiale contro le armi atomiche che si terrà da 2 al 9 agosto ad Hiroshima e Nagasaki, ha infatti confermato la propria partecipazione il regista statunitense Oliver Stone. Sempre sul fronte nucleare il 2 giugno nella capitale nipponica si è tenuta una importante (circa 60.000 partecipanti) manifestazione di protesta contro l'intenzione del governo Abe di riattivare gli impianti nucleari spenti in seguito alla catastrofe del 2011 e di esportare impianti nucleari all'estero: “è assolutamente assurdo che il governo spinga per esportare reattori giapponesi quando l'incidente nucleare di Fukushima non è ancora sotto controllo” ha dichiarato durante il proprio discorso il Presidente del Partito Comunista Giapponese Shii.

Tra le categorie messe in crisi dalla politica di deprezzamento dello yen portata avanti dal governo Abe vi sono anche i produttori di latte i quali hanno subito un pesante aumento del prezzo dei mangimi che sono in buona parte frutto di importazioni. Parallelamente le negoziazioni tra i rappresentanti dei produttori e le grandi aziende che acquistano il latte crudo non hanno ancora determinato un aumento del prezzo di tale prodotto.

Free Joomla! template by L.THEME

Questo sito NON utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti.