Tutto ciò che è sociale ma non riflessione sociologica, legandosi a quello che compone la realtà in cui viviamo.
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La morte bianca è un omicidio del capitale
I numeri sono importanti. In un’epoca in cui non ci fidiamo più dell’essere umano, delle ideologie, della fede, cosa ci rimane per spiegare e comprendere la vita? Come possiamo capire di aver un problema? Con i numeri, la statistica, tutto vero. Scientifico.
L’aggressione e l’azione minatoria perpetrate (che sono state filmate e poi postate su Youtube) ai danni di un professore di italiano e storia da parte di un gruppo di ragazzi dell’Itc F. Carrara di Lucca ha riaperto un acceso dibattito all’interno dell’istituzione scolastica e non solo. Più che il ruolo della formazione didattica, a risultare centrale nella discussione è il macroscopico tema dell’educazione tout court, preso in esame tenendo conto del delicato quanto fondamentale equilibrio tra l’istituzione-scuola e l’humus familiare e sociale in cui cresce lo studente. Sempre più frequentemente il dualismo tra queste due realtà si concretizza in un incontro/scontro che si focalizza quasi esclusivamente sui risultati di breve periodo – voti, insufficienze, richiami, note etc. – mostrandosi spesso incapace di sviluppare uno sguardo più lungimirante verso l’aspetto formativo ed educativo nella sua globalità che dovrebbe essere il fine ultimo e principale dell’insegnamento e allo stesso tempo della crescita intellettuale e morale dei ragazzi.
Per farci più servi del nostro padrone – una non necessaria lettera aperta
Caro dottor Serra,
Premetto di non essere un grande fan dei corsivi d’opinione, che complessivamente trovo insoddisfacenti nel loro tentativo di rappresentare le idee di una persona in poche righe – l’informazione trasmessa è limitata, le riflessioni proposte sono giocoforza appiattite. Ho cessato da anni di farmi infastidire da questo tipo di articolo e dagli scivoloni in cui periodicamente incappa chi vi si dedica. Di fronte ad una delle sue ultime Amache (qui), però, non sono riuscito a trattenermi dallo scrivere queste righe, perché quell’Amaca parla di me.
Giovani, "fancazzisti" o suicidi... tertium non datur?
Il caso di Giada, la ragazza che qualche giorno fa si è suicidata nel giorno in cui avrebbe dovuto discutere la tesi di laurea, ha generato una domanda: davvero non si può imporre ai ragazzi il rispetto di nessuna scadenza o la “presa in carico” di alcun impegno, pena la paura di vederli soccombere?
Presi dalla discussione sul reddito di cittadinanza e le dichiarazioni sulla possibilità di formare un governo, il dibattito politico di questi giorni ha ignorato la sentenza emessa dal giudice di Torino lo scorso mercoledì 11 aprile sulla vicenda dei sei fattorini di Foodora che avevano fatto ricorso contro l’allontanamento da parte dell’azienda.
Avere 16 anni ed essere fascisti
Cuori fascisti battono anche a Firenze. Nella zona di piazza San Jacopino, in via Fontana, da qualche anno ormai, ha aperto una sede CasaPound, di fronte alla scuola media Verdi. La risposta per fortuna non è mancata e la sera di questo mercoledì 11 aprile l’istituto ha avuto il coraggio di tenere un’iniziativa pubblica di denuncia della galassia neofascista. Nel capoluogo toscano, durante la campagna elettorale di inizio 2018, si era accesa la polemica attorno a un altro preside (del Marco Polo), la cui scelta era stata di organizzare un confronto tra le liste candidate, compresa quella della tartaruga littoria.
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