Dalla divulgazione scientifica alle recensioni di romanzi, passando per filosofia e scienze sociali, abbracciando il grande schermo e la musica, senza disdegnare ogni forma del sapere.
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Ex machina
Alex Garland esordisce con il suo primo film, Ex machina, un film di fantascienza. Garland ci ha già regalato molte sceneggiature divenute dei cult per appassionati del genere horror, come 28 Giorni Dopo e 28 Settimane Dopo, ma anche sceneggiature per film drammatici come Non Lasciarmi, tratto dal romanzo omonimo di Kazuo Ishiguro. La prima prova alla regia però non è all’altezza dei precedenti film.
La domanda che il film si pone e a cui tenta di dare una risposta è formulata dal coprotagonista, Nathan Bateman (Oscar Isaac), durante uno dei suoi lunghi monologhi “La sfida non è agire automaticamente, è trovare un’azione che invece non sia automatica, che sia dipingere, respirare o parlare, o scopare, o innamorarsi”: se la sfida sembra essere posta alla macchina, vi state sbagliando, nella realtà del film la domanda è posta all’uomo.
L’involucro vuoto degli anni ottanta: il ritorno dei Tame Impala con Currents
Nell’epoca del continuo riciclaggio e del perenne ripescaggio, la tendenza postmoderna al pastiche, al mettere insieme influenze e stili diversi nella speranza di ricavarne qualcosa di originale e diverso è ormai la triste normalità. Il fatto che il rock stia attraversando uno dei momenti più neri della sua storia rappresenta oramai un giudizio storico sempre più condiviso, nonostante le tante buone (ma raramente eccellenti) prove e uscite discografiche degli ultimi quindici anni. I voti esageratamente alti (da parte di alcune delle principali riviste musicali come Pitchfork, NME, Drawned in Sound) con cui è stato accolto l’ultimo disco degli australiani Tame Impala, l’attesissimo Currents, uscito a luglio di quest’anno, sembrano confermare la tendenza della critica internazionale ad aggrapparsi alle poche novità interessanti e a conferire a queste ultime improbabili poteri taumaturgici in grado di generare una qualche forma di nuova catarsi rock.
La tetralogia degli elementi - Live Tour 2015
Dopo il grande successo del tour della "Trilogia del potere", i Litfiba tornano a calcare i palchi italiani con i pezzi dei quattro album che li consacrarono negli anni '90 prima della svolta solista del cantante Piero Pelù post "Infinito tour". La tetralogia degli elementi rappresenta i quattro elementi naturali descritti anche dal filosofo Anassimandro: "El Diablo" (1990) celebrava il fuoco, "Terremoto" (1993) la terra, "Spirito" (1994) l'aria e "Mondi Sommersi" (1997) l'acqua. Non posso che raccontarvi la data del 23 luglio che ha fatto a tappa a Firenze nell'inedito scenario dell'Ippodromo del Visarno (logisticamente molto bello, acustica ottima ma organizzazione da rivedere).
Di Luca Onesti
In volo da un libro ad un altro, Aguaplano editore si racconta
Alcuni anni fa mi era capitato tra le mani un libro, insolito e particolare, che mi aveva colpito perché trattava di un tema, quello del rapporto tra medico e paziente oncologico, di cui avevo parlato spesso con mia sorella, che è medico specializzando in oncologia. Quel libro, che poi avrei comprato, letto e poi regalato a mia sorella, si intitolava Storie di psico-oncologia. Racconti e riflessioni tra medicina e psicoanalisi, di Francesco Milani.
Quando a maggio scorso ho seguito per Il Becco il Salone del Libro di Torino, ho riconosciuto lo stand dell’editore di quel libro, Aguaplano, e mi sono fermato per conoscerlo e per dare un’occhiata agli altri titoli del suo catalogo. L’intervista che vi propongo è il frutto delle domande che ho rivolto a Raffaele Marciano, di Aguaplano editore, lasciandomi guidare dalla casualità e dalla curiosità che alcuni de libri esposti allo stand mi suscitavano in quel momento. Partiti dalla fotografia di Lewis Hine e di Luigi Fiorillo, si è passati a parlare di medicina, ritornando sul libro di Francesco Milani citato sopra, per poi finire a parlare di filosofia e letteratura, riguardo a un libro che accosta suggestivamente lo sguardo morfologico di Goethe, il suo Faust e Il Tramonto dell’Occidente di Spengler. Buona lettura!
Amore e amicizia al centro della serata cortometraggi all'Arena Estiva di San Casciano
Nonostante il gran caldo dell'estate 2015, molti di noi difficilmente si scorderanno le emozioni provate il 20 Luglio nella splendida cornice dell'arena dentro le mura di San Casciano. Siamo gente semplice che vive amando ciò che ha. Siamo "schiavi" delle emozioni. Per noi i pensieri sono parole non dette ed è proprio grazie a questi due elementi che i nostri pensieri prendono forma e diventano parole. Così è stato e ne siamo estremamente felici.
Per la prima volta abbiamo proposto una rassegna di cortometraggi e mediometraggi cinematografici di giovani registi emergenti toscani presentati dal Gruppo Cineforum Arci di San Casciano. Protagoniste, in ordine di apparizione, le opere di Claudio Cirri, Claudio Corvari, Fortunato Valente e Mehdi Ben Temime insieme alle loro troupe. Dopo una breve introduzione sul nostro staff, siamo partiti con il grande cinema.
Fuochi d'artificio in pieno giorno
A più di un anno dalla vittoria al festival di Berlino, esce in Italia il film di Yinan Diao. Pur essendo il primo film dell’autore che esce in Italia è già riuscito ad aggiudicarsi un incredibile Palmares a livello internazionale l’Orso d’Oro al miglior film e l’Orso d’Argento al miglior attore per Liao Fan.
Il film può essere annoverato nella categoria dei noir anche se solo in parte. I classici cliché del noir, infatti, sono presenti tutti: il poliziotto con problemi personali, relazionali e una forte propensione a bere; la femme fatale di cui il poliziotto si innamora;un assassino introvabile e spietato. Nessun personaggio è buono, tutti fanno il loro gioco ed anche il personaggio principale fin dalle prime scene ci mostra il suo lato peggiore.
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