Dalla divulgazione scientifica alle recensioni di romanzi, passando per filosofia e scienze sociali, abbracciando il grande schermo e la musica, senza disdegnare ogni forma del sapere.
Immagine liberamente tratta da pixabay.com
[Qui un articolo che riporterà posizioni molto diverse]
“Fintanto che l’uomo continuerà a distruggere gli esseri viventi inferiori, non conoscerà mai né la salute né la pace. Fintanto che massacreranno gli animali, gli uomini si uccideranno tra loro. Perché chi semina delitto e dolore non può mietere gioia e amore”
(Pitagora)
Dopo un’abbondante e ottima cena tutta vegana, organizzata dalla redazione di Restiamo Animali in collaborazione con la Casa del Popolo di Settignano si è sviluppata la discussione riguardo al tema della vivisezione, col titolo “Una ricerca senza animali”. I relatori erano due.
La prima è stata Linda Guerra, naturalista ed etologa, vegetariana per scelta etica e impegnata nell’informazione e nella divulgazione di temi animalisti e anche sul caso di Caterina Simonsen, (la studentessa universitaria gravemente ammalata che recentemente ha creato scandalo per via di una dichiarazione in cui affermava di aver migliorato le proprie condizioni di salute proprio grazie alla sperimentazione animale); il secondo relatore era Luigi Lombardi Vallauri, filosofo del diritto – era ordinario di filosofia del diritto presso l’Università degli Studi di Firenze – soprannominato anche “il filosofo degli animali”, per le sue posizioni.
“From Dawntown”: Il Becco si intreccia con le frequenze web di Radio Roarr.
La redazione pisana de “Il Becco” comincia una nuova collaborazione con la web radio indipendente Radio Roarr – Rete Occupata Autogestita Radio Rebeldìa, iniziando dal programma “Dawntown”, in onda ogni martedì alle 22, che si occupa di intervistare gruppi musicali, per valorizzare la musica più o meno emergente del territorio, le produzioni e le etichette indipendenti, i progetti che scelgono strade alternative alla SIAE per la diffusione della loro musica. I redattori di “From Dawntown” saranno presenti durante la trasmissione radio per realizzare il loro approfondimento, per comporre la loro personale lettura della storia e della musica dei gruppi, che uscirà ogni venerdì su Il Becco accompagnata dal podcast della puntata appena trascorsa. Un giornale e una radio assieme per raccontare un universo musicale in espansione che, piaccia o non piaccia, ci parla del nostro tempo, delle nostre terre, di valori e di lotte.
Il remake di RoboCop doveva uscire nel 2010. Darren Aronofsky rinuncia al progetto, che finisce nelle mani di José Padilha, reduce dai successi dei due Tropa de Elite e appassionato del cult del 1987.
Sul web ovviamente si aggira una nutrita schiera di utenti che sostiene il pregiudiziale “non sentivamo il bisogno che venisse rifatto RoboCop”. È chiaro. Infatti, per fortuna, nessuno ripropone le logiche di 26 anni prima. L’intervento sulla storia è significativo e il film si adatta a un pubblico più ampio, soprattutto in termini di età anagrafica. Assomiglia a un film della Marvel piuttosto che a un noir fantascientifico.
In fondo all'articolo la locandina dell'iniziativa di presentazione del libro, prevista per il 15 febbraio 2014
Utopie letali di Carlo Formenti potrebbe essere definito una provocazione, purché non si intenda con questo termine un intervento arrogante che interrompe una discussione altrimenti civile. All’opposto il libro rompe, con determinazione ma senza mancare di rispetto verso nessuno, una serie di ambiguità che caratterizzano i confronti della sopravvissuta sinistra italiana.
Un film intenso, quello di Margarethe Von Trotta, l’acclamata regista tedesca di Rosenstrasse. Il titolo è semplicemente “Hannah Arendt”, perché in effetti sono la filosofa e la donna che emergono pienamente durante tutta la narrazione del film.
La pellicola ripercorre soprattutto la stesura del famoso testo della Arendt, “La banalità del male”, ma senza trascurare l’interiorità della personalità della filosofa e l’intimità dei suoi rapporti interpersonali, con una telecamera che indugia insistentemente sui primi piani dell’eccellente protagonista, l’attrice Barbara Sukova, capace di rendere la lucida freddezza dell’intelligenza di Hannah, senza perderne però i tratti di umana fragilità.
Nel panorama culturale fiorentino, tra le varie associazioni e fondazioni sparse sul territorio c’è n’è una in particolare che indubbiamente rappresenta un vanto per la città di Firenze, si tratta dell’associazione culturale Opus Ballet, centro internazionale di danza e spettacolo diretto da Rosanna Brocanello e Daniel Tinazzi.
A questo proposito ho avuto il piacere di incontrare proprio Rosanna Brocanello, per una breve intervista, per parlare di quella che è la storia di Opus Ballet, della compagnia e della scuola, dei progetti passati e di quelli imminenti, uno su tutti, portare in scena una versione completamente rivisitata dell’Otello di Shakespeare.
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