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Un compagno animatore de il Becco mi ha chiesto di non essere eccessivamente polemico nei confronti di una certa sinistra, che uso definire con ironia, ma senza intenti offensivi, “sinistra frou frou”.
Per intenderci quella sinistra che sempre pronta all’azione rivoluzionaria, ancorché non violenta, non si decide ad andare all’assalto del Palazzo perché per farlo deve calpestare le aiuole del giardino.
Il mercato del niente
Ci siamo, manca poco la pseudo-kermesse in salsa globale in scena a Milano, dal Maggio del corrente anno, sta per aprire i battenti. EXPO 2015, innovazione, tecnologia, nuove idee per un mondo diverso.
Questo è il pensiero di molti sull’evento mainstream dell’anno in Italia e anche nel mondo. Le esposizioni universali, retaggio anacronistico dell’età vittoriana recano in se tutto il pensiero stesso del processo della globalizzazione economica che ormai si è insediata prepotentemente nella nostra civiltà.
Sono passati più di 160 anni dalla prima esposizione universale tenutasi nell’apposito Crystal Palace presso Hyde Park a Londra. In 160 anni è inutile dirlo, il mondo è cambiato ed è stato rivoltato come un calzino: conflitti armati, guerre economiche e il tanto declamato “scontro tra civiltà”. Mega progetti, rendite milionarie e costi esorbitanti; per chi?
Non è una festa (ma è bella lo stesso)
La Giornata Internazionale della Donna non è una festa. Questo sembrano saperlo quasi tutti; eppure, forse abituati da un calendario scandito da festività comandate religiose, moltissimi tendono a chiamare «festa» qualsiasi ricorrenza – e quindi anche questa. Molti, ancora, colgono l’occasione per bacchettare le donne su cosa sia opportuno fare o meno in questa giornata (e in generale nelle loro vite): è consenso diffuso che sia indignitoso divertirsi, vivere liberamente la propria sessualità, in nome del fatto che tanti anni fa tante donne sarebbero morte in un incendio per conquistare la dignità di non divertirsi. Inutile rilevare che questo “ragionamento” non sta neanche in piedi.
Anche quest’anno è arrivato il primo marzo e come già da molti anni non è stato un primo marzo qualunque. Infatti in occasione della giornata internazionale del migrante, la rete Primo Marzo di Firenze, insieme al comitato antirazzista Firenze, all’Arci, alla CGIL Firenze, a MEDU, all’associazione L'Altro Diritto, al Centro Sociale Valdese di via Manzoni, ha organizzato proprio in una sala di quest’ultimo una serata all’insegna dell’antirazzismo e dell’accoglienza.
Le elezioni regionali in Liguria si avvicinano e con esse, a sinistra, emerge sempre più la necessità della scelta del candidato presidente da contrapporre all'assessore uscente Paita, vincitrice, con non poche polemiche, delle primarie di gennaio.
I lavoratori giapponesi hanno una media di ore di straordinario otto volte superiore a quella degli olandesi: a denunciarlo, lo scorso 20 febbraio durante una seduta della Commissione Finanze della Camera bassa, il Presidente del Partito Comunista Shii.
La media annuale di ore di straordinario per i lavoratori nipponici è di 182, contro le 53 dei loro colleghi tedeschi e le 22 ore degli olandesi. Il parlamentare comunista ha sottolineato come tale sproporzione sia il frutto delle normative sul lavoro che non impongono alcun limite alle ore di straordinario effettuabili.
Per il Ministero del Lavoro le ore di straordinario non dovrebbero eccedere le 15 settimanali e le 45 mensili, ma questa raccomandazione non è vincolante per i datori di lavoro.
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