Internazionale

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Relazioni internazionali, notizie da altri paesi, ingiustizie sparse per il globo.

Immagine liberamente tratta da upload.wikimedia.org

È molto difficile provare a raccontare qualcosa, quando una grossa fetta della propria testa, del proprio pensiero e di quello che comunemente viene chiamato cuore, è ancora immersa, quasi “impastata” in quella realtà, impregnata ancora da quell’esperienza che si vuole andare a raccontare.

Perché Trump.

Anche negli Stati Uniti, non solo in Europa, si allarga la reazione di popolo guidata da destra contro la mondializzazione economica neoliberista

Antefatti

La scossa tellurica in atto non è solo statunitense ma mondiale. I suoi effetti risulteranno enormi e altamente contraddittori. Nel mirino delle popolazioni occidentali sono sempre più le politiche di libero scambio, di storica matrice liberale, che hanno portato al dominio incontrollato (una sostanziale dittatura) del mercato sulle economie e al dominio incontrollato e rapace della grande finanza speculativa e di un pugno di multinazionali sul mercato, unificando organicamente in un unico processo mondiale neoliberista l’accumulazione capitalistica.

Pensare Fidel Castro senza coccodrilli, pensando alla Storia

Il 25 novembre di questo 2016 è morto Fidel Castro, all'età di novant'anni.

Il Becco non vuole dedicargli il “coccodrillo” di rito, e l'Autore condivide questo orientamento. Più importante è cercare di pensare la figura di Castro, ora che l'uomo – un uomo lucido fino all'ultimo, sempre pungente nelle sue riflessioni affidate alla scrittura –  è perduto e rimane solamente la Storia.

Cattive notizie per i fautori nipponici del trattato di libero commercio per l'area del Pacifico (TPP la sua sigla in inglese) arrivano da oltreoceano. Nella prima dichiarazione programmatica dall'otto novembre, affidata ad un video, l'unico chiaro obiettivo espresso dal Presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump è stato il ritiro degli USA dal TPP.

La resistenza pacifica palestinese: intervista a Mahmoud Zwahre

Venerdì 4 novembre 2016, presso il Giardino dei Ciliegi, si è svolto l’incontro Palestina: resistere per esistere, durante il quale Mahmoud Zwahre, ex-sindaco di Ma’sara e membro del Comitato Popolare dello stesso villaggio, ha presentato la sua esperienza di lotta contro le colonie israeliane e il Muro di Separazione costruito da Israele all’interno del territorio palestinese. Mahmoud ha fatto della non violenza la sua arma privilegiata, ed ha affrontato la drammaticità della occupazione Israeliana con ironia e determinazione. È stato arrestato nel 2009 per aver attraversato durante una manifestazione pacifica, la linea di delimitazione tra palestinesi/israeliani imposta dall’esercito di Israele. Attualmente risiede in Inghilterra, dove sta svolgendo un dottorato di ricerca.

Abbiamo approfittato della sua presenza a Firenze per porgli qualche domanda.

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