Internazionale

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Relazioni internazionali, notizie da altri paesi, ingiustizie sparse per il globo.

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Mercoledì, 18 Gennaio 2017 00:00

Zero virgola

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Zero virgola

Provo qui a commentare la situazione sempre più critica in cui versa l’Unione Europea, in ragione dei suoi elementi obiettivi di grande fragilità politica e istituzionale, del panico che serpeggia, sotto alle prese di posizione superdure, nei suoi effettivi poteri del momento, che sono il governo tedesco, la Commissione Europea e l’Eurogruppo, dell’incapacità di questi poteri, vuoi per ragioni elettorali, vuoi per cultura politica (ultra-liberista, ultra-liberoscambista), vuoi per posizione di classe (ultra-antisociale), di affrontare con qualche ragionamento che stia in piedi il disastro possibile: il collasso dell’UE, divenuta, a seguito della svolta statunitense prossima ventura, il classico vaso di coccio tra vasi di ferro (Stati Uniti, Cina, Russia: tre stati, non tre baracconate). Poiché mi trovo da tempo ai margini della politica, nessun danno verrà a chicchessia se sbaglierò analisi e conclusioni.

Importante attività diplomatica per i ministri di Esteri e Difesa del Sol Levante. Il 6 gennaio Kishida e Inada si sono riuniti - nell'ambito della terza sessione di consultazioni politico militari e della sesta sessione di dialogo strategico franco-nipponico - con i corrispettivi francesi, Jean-Marc Ayrault e Jean-Yves Le Drian, concordando una linea comune su molti dei temi di politica internazionale che interessano l'Asia.
Tra le molte frasi di circostanza (sulla minaccia terroristica, sul disarmo nucleare e sull'Accordo di Parigi sul clima) da parte francese si è confermata “la forte opposizione ad azioni unilaterali che accrescano le tensioni, come bonifiche o costruzione di avamposti così come il loro utilizzo a fini militari” nel Mar Cinese Meridionale (con un chiaro riferimento alle infrastrutture realizzate dalla RPC nelle isole Nasha).

L’ultimo lavoro di Samir Amin (Russia and the Long Transition from Capitalism to Socialism) restituisce quello che in Occidente la sinistra cerca da un pezzo, ossia una collocazione nei rapporti internazionali che sia conseguente ad una rigorosa analisi di classe. Il tema è scottante e il libro ha già riscosso il favore della stampa di sinistra anglofona (edito dalla Monthly Review Press, recensito dal giornale statunitense CounterPunch e dal britannico MorningStar).

Martedì, 10 Gennaio 2017 00:00

Una democrazia da ancien régime (1)

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Una democrazia da ancien régime (1)

Il provincialismo consiste nella duplice predisposizione degli abitanti di Frittole, Piovarolo o Canapale a pensare che l’abito mentale che muove le loro azioni, muova anche quelle dei cittadini di Pechino, Londra, Parigi, Mosca… E che tutto quanto usa farsi a New York, Buffalo o Chicago possa tale e quale farsi a Frittole, Piovarolo o Canapale!

Il quadro mediorientale ha preso da qualche settimana a cambiare tutta la sUa parametratura; al tempo stesso le sue prospettive continuano ad apparire indeterminate. L'evoluzione di tale quadro ha il suo evento decisivo nella vittoria di Aleppo da parte del regime siriano, della Russia, dell’Iran e dei loro alleati minori.

A essa ha corrisposto una serie di fatti politici di grande portata, su iniziativa della Russia. la capacità di iniziativa degli stati Uniti, di converso, dato anche il risultato delle lezioni presidenziali, che già era debolissima e incoerente è precipitata a zero, essi sono stati addirittura esclusi da parte russa, finché sarà presidente Obama, dalla discussione in avvio sulle sorti politiche e istituzionali della Siria.

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