Internazionale

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Relazioni internazionali, notizie da altri paesi, ingiustizie sparse per il globo.

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Martedì, 19 Luglio 2016 00:00

Dall'american dream all'american nightmare

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E così, mentre il Presidente Obama, giunto a fine mandato, tenta tramite l'allargamento della Nato di proseguire l'opera di esportazione della democrazia in Europa dell'Est, aprendo così la strada della presidenza a Hillary Clinton, scopriamo che la ferita nel ventre profondo dell'America non è mai stata risanata.

Di Daniele Coltrinari e Luca Onesti

Volta a Portugal, una competizione unica che va oltre lo sport

Dal 2013 seguiamo la Volta a Portugal, la più importante competizione ciclistica a tappe portoghese e che si svolge generalmente tra la fine di luglio e la prima settimana di agosto. Quest'anno si parte il 27 luglio con il prologo a Oliveira de Azeméis, paese che dista circa 50 chilometri da Porto, e si conclude il 7 agosto a Lisbona.

Vittoria netta della coalizione conservatrice PLD-Nuovo Komeito nelle elezioni dello scorso 10 luglio per il rinnovo parziale della Camera dei Consiglieri. Questo ramo del parlamento, quello con meno poteri nella Dieta nazionale, non è soggetto a scioglimento e si rinnova della metà ogni 3 tre anni (in totale ogni senatore rimane, dunque, in carica sei anni).
Dei 121 seggi in palio, 73 si trovavano in collegi locali, corrispondenti quasi sempre alle Prefetture (alcuni collegi eleggono un senatore, altri due e così fino ad alcuni che ne eleggono sei) mentre 48 sono stati eletti sulla base di un'unica lista nazionale proporzionale.

Il partito del premier Abe ha eletto 56 senatori (portandosi a 121 totali, +6 rispetto alla precedente composizione), ottenendo, nella quota proporzionale, poco più di 20.100.000 voti (quasi 1.700.000 voti in più rispetto al 2013). Non hanno ottenuto la rielezione la ministra per Okinawa e i Territori del Nord, Aiko Shimajiri, ed il titolare della Giustizia, Mitsuhide Iwaki.

Uccidere il dissenso: è morta Lesbia Yaneth Urquía, compagna di lotte di Berta Cáceres

Non è facile essere donna leader dei movimenti di resistenza indigena. In una società incredibilmente patriarcale le donne sono estremamente esposte, devono affrontare circostanze molto rischiose, campagne maschiliste e misogine. Il machismo si trova in ogni aspetto dell’esistenza. Questa è una delle cose che può più pesare nella scelta di abbandonare la lotta”: queste sono le parole che Berta Cáceres pronunciava poco meno di un anno fa in un’intervista rilasciata a Eldiario.
Parole di consapevolezza della difficoltà di essere non solo un’attivista indigena, ma soprattutto una donna in lotta contro tanti poteri forti, primo fra tutti quello maschile. Nonostante le avversità e la paura Berta però ha continuato a lottare, fino al giorno della sua morte avvenuto il 3 marzo, quando è stata assassinata mentre dormiva nella sua abitazione a La Esperanza, da uomini armati.

“Profondo dolore” è stato espresso dal premier Abe per l'attentato del primo luglio, avvenuto nella capitale del Bangladesh Dacca, che è costato la vita a sette cittadini nipponici. “Continueremo ad adoperarci al massimo per assicurare sicurezza ai cittadini giapponesi, sia in patria che all'estero, coordinandoci con la comunità internazionale al fine di eliminare il terrorismo” ha aggiunto il capo del governo.
Un volo speciale è stato approntato, il 3 luglio, dal Ministero degli Esteri di Tokyo, con destinazione la capitale bengalese, per trasportare i familiari delle vittime. Le salme sono invece tornate in patria nella mattinata del 5 luglio: ad accoglierle il titolare delle relazioni internazionali di Tokyo, Fumio Kishida e l'ambasciatrice del Bangladesh, Rabab Fatima.

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