Tutto ciò che è sociale ma non riflessione sociologica, legandosi a quello che compone la realtà in cui viviamo.
Immagine liberamente tratta da upload.wikimedia.org
di Daniele Coltrinari e Luca Onesti
Diario di una Volta 2016 - Nossa Srª da Graça, un arrivo mitico e popolare della Volta a Portugal
Quest'anno raggiungiamo la carovana della Volta a Portugal, giunta alla sua 78ª edizione, la più importante competizione ciclistica a tappe, domenica 31 agosto, dopo che la manifestazione ciclistica è già cominciata da qualche giorno. La competizione, infatti, si svolge quest'anno dal 27 luglio al 7 agosto. È una domenica calda e la tappa di giornata, la quarta in programma, dopo la partenza da Bragança, vede l'arrivo a Mondim de Basto, precisamente a Nossa Srª da Graça, situata sul monte Farinha.
Dal numero cartaceo di aprile Comunicazione e(') potere
Il problema della comunicazione appartiene al novero delle questioni non affrontate o poste in modo errato nel dibattito diffuso della sinistra italiana, di cui fanno parte anche le comuniste e i comunisti. Non è evidente o immediato, ma la costruzione del consenso è un tema che non appartiene in modo caratterizzante alla contemporaneità: l’evoluzione dei mezzi di comunicazione non può sostituire la consapevolezza del passato.
Retorica, teatro, stampa, radio, cinema, televisione, internet: sono solo alcuni dei passaggi più noti del flusso di tecnologie ed invenzioni che hanno segnato la storia. Il linguaggio e l’espressione sono imprescindibile parte dell’essere umano: se un’idea non può essere comunicata, semplicemente non è.
È stato un incontro decisamente ben riuscito quello organizzato lunedì 27 giugno presso la Sala dei Marmi del Parterre dal Partito della Rifondazione Comunista Firenze insieme a CGIL, UIL, USB, COBAS, CUB e SGB. L’iniziativa aveva per tema la difesa del lavoro pubblico ed è il proseguimento di un percorso iniziato con un precedente incontro a Sesto Fiorentino lo scorso…… sul tema del lavoro. Discutere in maniera il più possibile continuativa su questioni cruciali che riguardano il presente e il futuro di lavoratori e lavoratrici dopo i ripetuti attacchi ai loro diritti, è un modo efficace per cercare di dar vita a un dibattito, una riflessione e soprattutto uno scambio positivo, per creare maggior consapevolezza, informazione e partecipazione attiva al confronto, nel tentativo di fornire delle risposte alternative a uno snaturamento aggressivo nei confronti del mondo del lavoro, già minato fortemente e reso frammentario e parcellizzato innescando così meccanismi di competizione trai lavoratori stessi o tra le varie categorie/tipologie di lavoratori.
In tutta la società organizzata sulla riproduttività eterosessuale, la negatività di un sesso non riproduttivo viene caricata sulle spalle dei soggetti queer che non possono essere “redenti” da alcun fine riproduttivo, in particolare i rapporti anali, che suscitano disgusto perché rappresentano un’abdicazione del maschio alla sua virilità e alla sua sovranità. Quindi abbiamo, da una parte, i soggetti queer che cercano la propria “redenzione” nel riconoscimento dei diritti civili (matrimonio, adozione) e quindi l’inclusione nel modello di società liberale, dall’altra abbiamo queste teorie che invitano a restare ancorati alla propria specifica “negatività” che non può venire “redenta” dai diritti matrimoniali, civili e che non cerca l’assimilazione e l’integrazione in questo tipo di società, anzi “il valore della sessualità stessa è di umiliare la serietà degli sforzi di redimerla”1.
Ci saranno le inchieste amministrative, ci saranno i processi, sempre eternamente lunghi nel nostro Paese, ma la strage avvenuta il 12 luglio sulla tratta ferroviaria, gestita dalla società privata Ferrovie del Nord Barese, Andria-Corato, che è costata la vita a 23 persone tra pendolari e macchinisti, ha un colpevole, certamente non il solo, con un nome ed un cognome: binario unico.
Binario unico è stato anche l'assassino di Crevalcore, il 7 gennaio del 2005. Anche in quel caso vi fu uno scontro tra due treni, causato dalla nebbia e dalla mancata ripetizione del segnale in macchina ma, alla radice di tutto, causato dal binario unico. I morti, all'epoca, furono 17.
Apocalissi queer
Venerdì 01 luglio presso il Polo scientifico di Novoli Lorenzo Bernini, ricercatore di filosofia politica presso l’Università degli Studi di Verona ha presentato il suo libro, “Apocalisse queer. Elementi di teoria antisociale”. Il libro, uscito in realtà nel 2013 è stato riproposto perché in tre anni molte cose sono cambiate per quanto concerne la comunità LGBTQI: tre fatti, tra i tanti, di determinante importanza, ovvero, l’approvazione delle unioni civili, la campagna anti-gender – che in Italia ha avuto risonanza solo dopo il 2013, anno di approvazione della legge contro l’omofobia (decreto Scalfarotto) – e la recente drammatica strage di Orlando. “Apocalisse queer”, come introduce la professoressa Silvia Rodeschini (che insegna storia delle dottrine politiche presso il Dipartimento di Scienze politiche e sociali dell’Università degli Studi di Firenze), costituisce una grande novità nel filone delle teorie queer e si inserisce nel dibattito che vede come uno degli obiettivi polemici la teoria della performatività del genere di
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