Le varie forme de "sapere", che cerchiamo di organizzare tra divulgazione scientifica (cliccando qui), scienze umanistiche (cliccando qui) e scienze sociali (cliccando qui), sfruttando le pur discutibili suddivisioni del nostro sistema accademico.
Immagine liberamente tratta da pixnio.com
Già il solo entrare dentro il meraviglioso chiostro della Basilica di Santa Croce rapisce, oltre che lo sguardo, sbigottito da tanta sublime bellezza, anche l’anima che davvero è come se si sentisse riempita di una meraviglia proveniente da un altrove più alto, come se venisse chiamata da una voce proveniente da un mondo altro, che non ha luogo, non ha tempo; come se potesse percepire l’eco, l’invito appena sussurrato ad entrare o a ritornare in una dimensione che davvero ricorda l’incanto di qualcosa di sacro.
“Lo scopo di ogni scrittore: comunicare un’impressione che non si potrà più dimenticare”
Marguerite Yourcenar
Accolti da un succulentissimo e “very english” bienvenu a base di torte letterarie (la torta “Virginia Woolf”, la torta Marguerite Yourcenar, la torta “Jane Austen” ecc..), biscotti, caffè, thé e succhi di frutta (e anche del vinsanto) la storica Libreria delle donne, in via Fiesolana, ha celebrato in questo modo la giornata mondiale del libro, 23 aprile. L’ambiente caldo e familiare delle libreria è stato ulteriormente esaltato da una bella mostra topografica che rappresentava le foto di vie italiane dedicate a varie figure femminili, dalle scrittrici, alle poetesse alle filosofe. Bisogna tra l’altro ricordare, con un po’ di sconforto, che in Italia, soltanto l’8% delle vie prende il nome da una donna, e parte di questi sono nomi di sante.
Sabato 12 aprile allo Stensen si è concluso il ciclo di incontri su Soma- psiche – pneuma (un ciclo che ha visto 23 incontri con 41 relazioni da ottobre ad aprile) con l’ultima conferenza sul cristianesimo, tenuta da padre Jean Louis Ska, professore ordinario di esegesi dell’Antico Testamento presso l’Istituto biblico dei gesuiti di Roma.
Il padre ha esordito premettendo che un discorso su anima, corpo e spirito richiederebbe un anno, tanto sono ricchi e complessi entro il cristianesimo tali argomenti.
Innanzitutto va detto che nella Bibbia non esistono delle nette distinzioni tra questi tre elementi - come invece accade nella filosofia greca – né nell’Antico né nel Nuovo Testamento. Il pensiero biblico non è filosofico ma più “concreto”, continua Ska, in esso vi è una convergenza, un rapporto immediato tra parola, linguaggio e realtà. Questo rende le cose più difficili probabilmente.
Articolo di Luca Onesti
La Confusione
Il termine “trattativa” ha un grande potere di suggestione, e spiega come pochi il rapporto che intercorre tra politica e criminalità organizzata in Italia. E in effetti il procedimento di indagine portato avanti dalla procura di Palermo, sfociato nel processo cosiddetto sulla “trattativa” che ha avuto inizio a Palermo il 27 maggio 2013 – come lo sono nondimeno i procedimenti della procura di Caltanissetta sulla strage di Via d’Amelio, e quello di Firenze sulle stragi del 1993 – è di cruciale importanza per ricostruire la storia recente del nostro paese. Così importante che è dovere civico di ogni cittadino seguirlo con la massima attenzione, specie ora che la tensione è salita dopo le minacce di morte che recentemente Totò Riina, dal carcere, ha pronunciato nei confronti del pm della Dda di Palermo Nino Di Matteo.
Jacques Le Goff, nato nel 1924, ci ha lasciati pochi giorni fa, alla veneranda età di 90 anni. Il lavoro che ha svolto è stato della massima importanza per quanto riguarda gli studi sul Medioevo e sulla disciplina storica in generale.
Uno dei meriti di Le Goff, appartenente alla terza generazione della corrente di studi chiamata la Scuola delle Annales (dalla rivista Les Annales, fondata da Marc Bloch e Lucien Febvre), è stato quello di essere un grande divulgatore: ha reso il Medioevo un argomento "di successo", e accessibile a tutti. I suoi testi sono di piacevole lettura, pur affrontando temi storiografici di notevole peso.
Colui che non si può esprimere con la parola, ma grazie al quale la parola è espressa ecco: è il Brahman; e non ciò che qui si venera come tale.
Colui che non si pensa col pensiero, ma grazie al quale il pensiero è stato pensato, ecco: è il Brahman; e non ciò che si venera come tale.
Colui che non si vede con lo sguardo, ma grazie al quale gli sguardi vedono, ecco: è il Brahman; non ciò che si venera come tale.
Kena Upanisad
Tra gli interessanti incontri che si sono susseguiti all’Auditorium Stensen, che fanno parte del percorso “Soma-Psiche-Pneuma – corpo, anima, spirito”, sabato 29 marzo è toccato a Francesco Sferra accompagnarci nelle regioni dell’intraumano, affascinanti ma complesse, nella concezione buddista.
Sferra, professore di sanscrito all’Università Oriente di Napoli, curatore de “La rivelazione del Buddha” e direttore della raccolta “Manoscripta buddica” (lavoro di filologia e recupero di manoscritti antichi), introdotto dal professor Federico Squarcini ha scandagliato appunto il mondo “intra menia”, dentro di noi, in quella (o meglio quelle) che sono le tradizioni buddiste, di cui molto spesso, abbiamo un’idea un po’troppo semplificata.
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