Tutto ciò che è sociale ma non riflessione sociologica, legandosi a quello che compone la realtà in cui viviamo.
Immagine liberamente tratta da upload.wikimedia.org
Vincenzo Di Salvo, la voce che non muore
Lo scorso 18 Marzo, nell’ambito delle tappe di avvicinamento al XXI giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie (appuntamento regionale a Trapani), si è celebrata a Licata (Ag) la giornata in memoria dell’operaio e sindacalista dell’omonimo paese ucciso brutalmente da Cosa Nostra il 18 Marzo 1958, Vincenzo Di Salvo. Una giornata storica a cui hanno collaborato tra gli altri Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, Comune di Licata, AGESCI Licata, CGIL e FILLEA. Una data importante, nel (quasi)sessantennale della scomparsa del fervente Vincenzo DI Salvo, voce di lotta e speranza per una comunità intera, alle prese ieri (come oggi) con l’incipiente fenomeno mafioso. È la storia del nostro Paese, da Bolzano fino a Palermo, uomini che prevaricano altri uomini nel nome dell’ “onore” e del “rispetto”. Il parastato che si fa Stato dove quest’ultimo per precisa scelta politica troppo spesso è mancato, lasciando uomini e donne giusti troppo spesso a combattere soli una battaglia ardua quanto estremamente perigliosa.
Dario Tardino e Giuseppe Lo Bello
Discariche della società
Le periferie vengono usate dallo Stato come delle vere e proprie discariche della società. Sentiamo tutti i giorni sui media di quello che succede nelle periferie d’italia, vedasi Scampia, ragazzi giovanissimi coinvolti nello spaccio e nelle attività malavitose; Taranto, una città vittima della speculazione capitalistica ai danni della salute collettiva.
Legittima difesa o licenza di uccidere?
Quale può essere una legittima reazione di chi si trova a fronteggiare una rapina? Qual è il limite da non superare se non si vuol passare dalla parte del torto? In Italia fa molto discutere la legge sulla legittima difesa, da più parti si sente dire che la vittima ha meno diritti del colpevole. In base all'attuale articolo 52 del codice penale, perché ci sia legittima difesa ci deve necessariamente essere un diritto da tutelare. Ma è indispensabile che ricorrano delle condizioni precise: la necessità della difesa, l'attualità del pericolo, l'ingiustizia dell'offesa e soprattutto, punto sul quale si scatena il dibattito, il rapporto di proporzione tra difesa e offesa. Infatti il pericolo di un furto è decisamente meno grave in proporzione di una risposta che può essere letale come uno sparo, soprattutto se l'aggressore è disarmato o comunque ha in suo possesso un'arma 'inoffensiva' (tanti sono i casi raccontati in cronaca nei quali l'aggressore era 'armato' di pistola giocattolo).
Indecorose e libere, disobbedienti e sovversive, indecenti e antimoraliste: femministe
"Passeggiata in rosa", "festa delle Donne" è questo quello che si legge in molti dei quotidiani italiani all'indomani, dallo Sciopero Globale delle Donne; promosso in occasione della Giornata internazionale della donna alla quale hanno aderito ben cinquanta Paesi* di tutti il mondo – lanciato inizialmente dalle donne argentine di Ni una menos – è stato uno straordinario momento di lotta.
Italia, morituri te salutant
In questi giorni impazza il dibattito sull'eutanasia, sulla dolce morte. Come sempre, quando qualcuno sceglie di farla finita: è stato così con Eluana Englaro ed è così per il recente caso di Dj Fabo. Purtroppo però siamo tutti tristemente consapevoli che non solo la discussione non porterà a nessun risultato, ma anzi si esaurirà non appena l'attualità ci presenterà un nuovo argomento alla moda. Invece sarebbe fondamentale discutere questo tema, ed ancor più sarebbe importante farlo a bocce ferme, ossia quando non c'è nessun caso specifico cui fare riferimento. Infatti, se non mettiamo le cose in chiaro una volta per tutte ci saranno presto o tardi altri dieci, cento o anche mille Dj Fabo, i cui casi saranno peraltro molto meno di dominio pubblico.
Città (s)vendesi
Stiamo assistendo, nel dibattito degli ultimi mesi, a querelle infinite sulla gestione e rimodulazione delle città e dei loro territori. Dalla vicenda stadio a Roma, passando per i sequestri nell’area archeologica di Crotone, la penisola è attraversata da un fastidioso problema di cui sbarazzarsi in fretta: la tutela; fondamento che tra le altre cose va di pari passo con valorizzazione e promozione.
Il Becco è una testata registrata come quotidiano online, iscritto al Registro della Stampa presso il Tribunale di Firenze in data 21/05/2013 (numero di registro 5921).