Relazioni internazionali, notizie da altri paesi, ingiustizie sparse per il globo.
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L'uomo vestito di nero che vedete nella foto dell'articolo è il militante dell'ISIS a cui è stato dato il compito di acclamare la nascita del nuovo Califfato in Iraq. Bandiera nera al vento, AK 47 in pugno e tanto fiato nei polmoni per gridare a tutta l'Ummah (la comunità islamica) che quelli degli accordi di Sykes Picot, firmati all'indomani della prima guerra mondiale e che sancirono la fine dell'Impero Ottomano e la nascita degli stati del Medio Oriente come li conosciamo noi (più o meno), saranno solo i primi confini che loro, guerriglieri impegnati nella diffusione della parola di Allah, infrangeranno.
Comunisti e socialdemocratici contro il progetto di revisione costituzionale presentato dai conservatori ed attualmente in discussione alla Camera dei Consiglieri. Il progetto, fortemente legato al tentativo di abolire l'articolo 9 della Carta, prevede la possibilità di revisioni mediante referendum senza quorum: attualmente la Costituzione nipponica è modificabile attraverso un sistema complesso di procedure che la rende tra le più rigide al mondo. Contro i tentativi di revisione costituzionale si è svolta una manifestazione lo scorso 14 giugno. A prendere posizione in difesa dell'articolo 9 anche il Sindacato Giapponese dei Lavoratori del Cinema e del Teatro.
La storia di un uomo che ha lottato per l'indipendenza e il sogno di una società più giusta ed equa in Angola.
“Per chi ha vissuto questa esperienza è normale essere un po’ frustrato, nonostante quel che è successo si possa comprendere… Ed io lo comprendo: c’era bisogno di creare una borghesia perché oggi, nel mondo, non c’è altro sistema, e siamo dovuti entrare nel mondo del capitalismo, aspettando che un giorno ci sia un’alternativa”.
“Questa è una generazione che è cresciuta dopo gli accordi di Oslo ed era abbastanza giovane durante la Seconda Intifada. Questa generazione ha acclamato Abu Mazen (Abbas) quando ha parlato dal podio delle Nazioni Unite chiedendo il riconoscimento del mondo e della comunità internazionale – una generazione che innocentemente ha pensato che uno stato palestinese fosse a portata e ora sente che tutto è saltato in area.”
Mettete 5 palestinesi e siriani scappati dal dramma dei propri paesi ed arrivati in Italia senza documenti. E mettete che vogliano raggiungere la Svezia per iniziare una nuova vita, lontana dal dolore e dall'angoscia di anni ed anni di violenza. Come fare ad attraversare l'Europa?
L'idea geniale è venuta a Khaled Soliman Al Nassiry, poeta siriano, e a Antonio Augugliaro, giornalista italiano: mettendo su un finto corteo nuziale. Con la complicità di un'amica palestinese che ha accettato di vestire i panni della sposa, sono riusciti a mettere in viaggio una “carovana” di oltre 25 persone (se non è numerosa che festa nuziale è?).
Prosegue, lentamente ma inesorabilmente, il cammino compiuto da Abe per trasformare il Giappone in una potenza militare impegnata all'estero. A fine maggio si è avuto il tentativo di allentare le misure che impediscono alle Forze di autodifesa dispiegate all'estero (principalmente con compiti logistici e di supporto) di entrare in aree dove si combatte. Lo scorso 6 giugno il governo è nuovamente intervenuto sul tema presentando, nell'ambito della politica del cosiddetto “diritto all'autodifesa collettiva”, tre nuovi criteri riguardanti il dispiegamento di truppe all'estero.
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