Relazioni internazionali, notizie da altri paesi, ingiustizie sparse per il globo.
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L'Isis ha proclamato la nascita del Califfato un paio di mesi fa e prontamente i curdi hanno organizzato una resistenza degna di questo nome. Solo da una settimana a questa parte, invece, gli effetti di una delle discussioni più surreali che il paese abbia visto ultimamente si fanno sentire in Italia.
“Eppure niente sembra cambiare, quand'è che ci lasceranno in pace/ C'è la guerra nelle strade e la guerra in Medio Oriente/ Invece di combattere la povertà combattono le droghe/ Così la polizia può venire a scocciare me/ Che non ho mai commesso un crimine senza essere costretto a farlo”
Così Tupac Amaru Shakur in “Changes” descriveva la propria vita, i propri rapporti sociali e con la legge a Harlem, ghetto degli afro-americani a New York dove passò la sua prima adolescenza con la madre Afeni Shakur.
Sembra di vivere una storia già vista. Stati Uniti, un ragazzo, guarda caso anche questa volta afroamericano, viene fermato dalla polizia, succede un gran canaio, partono i colpi e il ragazzo muore.
Un copione già conosciuto che però ci racconta di abusi veri, di sofferenze di persone in carne ed ossa. Questa volta parliamo di Michael Brown, ragazzo ucciso dalla polizia a Ferguson , Missouri, lo scorso 9 agosto. Testimoni oculari hanno affermato che il ragazzo è stato colpito mentre era disarmato e con le mani alzate, in segno di resa.
Quando ieri mattina sono entrata in edicola ed ho visto il titolo de il manifesto ho subito pensato che commento più azzeccato su quello che sta accadendo in Iraq non potrebbe esserci: Obamarcord.
E la sensazione è quella, anche per chi come me, con la modesta esperienza di chi ha vissuto solo l'ultimo quarto di secolo, di rivivere un qualcosa che in realtà è già accaduto.
Il Trattato di Libero Commercio trans-Pacifico potrebbe mettere a serio rischio la diffusione di farmaci generici contro l'AIDS: questa la denuncia giunta da più parti durante la ventesima conferenza internazionale sull'AIDS tenutasi a Melbourne in luglio.
Le aziende farmaceutiche dei Paesi sviluppati sono impegnate nel sostenere l'estensione temporale della proprietà intellettuale dei loro brevetti.
“Il mondo occidentale guarda quasi indifferente all’inarrestabile crollo dell’Iraq e del vecchio Medio Oriente che si sgretolano sulla mappa insieme alla Siria di Bashar Assad e alla Libia delle mille e duecento milizie, dove in Cirenaica è stato proclamato l’Emirato di Bengasi”. A scriverlo è Alberto Negri, lucida firma del Sole 24 Ore, il 5 agosto 2014.
L’Italia è un paese centrale per il Mediterraneo e, piaccia o meno, l’importante risultato alle europee ha rafforzato le possibilità per il governo di Renzi di giocare un ruolo di primo piano nello scenario internazionale, a partire da quello europeo. La cosa più probabile però è che la politica italiana risponderà al massimo con le facce contrite dei parlamentari che esprimono preoccupazione per i bambini morti in Palestina o qualche agitata dichiarazione sull’isolamento italiano in Libia.
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