Relazioni internazionali, notizie da altri paesi, ingiustizie sparse per il globo.
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Proseguono nel settore edile le polemiche legate alla decisione del governo Abe di incrementare – mediante l'espansione dei programmi di collaborazione internazionale - il numero di apprendisti stranieri al fine di attenuare le carenze di personale che colpiscono il ramo costruzioni.
Il rischio maggiore è costituito dalle violazioni che le aziende edili compiono nell'utilizzo di questi lavoratori. Nel 2012 le autorità ispettive hanno rilevato su 2.776 aziende controllate violazioni in 2.196 di esse.
“È totalmente sbagliato utilizzare lavoratori stranieri come manodopera a basso costo, al fine di accrescere i profitti, ignorando i diritti fondamentali e la dignità di questi lavoratori” ha dichiarato a Japan Press l'avvocato Shoichi Ibusuki, difensore di molti apprendisti stranieri.
L'altra Europa con Tsipras ha preso il 4.03% dei voti alle europee ottenendo 3 parlamentari. Che bello, no anzi: che brutto... A vedere cosa è successo dal giorno dopo le elezioni e da cosa sta succedendo in questi giorni con il caso Spinelli viene da dire che brutto...
Dirò in modo semplice e chiaro come la penso per poi andare avanti. Penso che se la grande forza dei garanti e di chi ha messo in piedi il progetto della lista sia stato un accorto equilibrio tra lavorio dietro le quinte e dibattito pubblico (magistrale quel “SEL da sola sarebbe un forma di omicidio suicidio della sinistra” rivolto a Vendola), in questo caso l'errore sia stato quello di non far arrivare all'esterno le difficoltà e i problemi, nel non rendere pubblico un passaggio, ma di renderne note le conclusioni e di dover poi stare a spiegare l'accaduto. Se in base al risultato elettorale complessivo si riteneva che quell'impegno a non accettare il seggio dovesse essere da ripensare in base a considerazioni politiche (la Spinelli di certo non è una tronista) allora quel ripensamento doveva essere frutto, oltre che di una preventiva riflessione personale, di un dibattito pubblico, il ripensamento di un'intera comunità che avrebbe avuto in questo modo un ulteriore modo di crescere e formarsi come tale.
Lo scorso 31 maggio le elezioni comunali celebrate in Islanda hanno visto l’ennesima affermazione della destra xenofoba e nazionalista del Framsóknarflokkurinn (letteralmente Partito Progressista) che col suo 10,7% dei consensi si è aggiudicata due dei 15 seggi che compongono il Consiglio Comunale di Reykjavik, ottenendo per la prima volta rappresentanza nella capitale dal 1974.
Elezioni europee, queste sconosciute. Domenica scorsa si è votato, ma sui media e tra gli elettori stessi è palpabile una buona dose di perplessità. Qual è effettivamente il senso di eleggere un’istituzione così isolata e apparentemente inutile, nel labirinto della burocrazia europea?
“Qualora il governo cambiasse la corrente interpretazione della Costituzione Tokyo non sarebbe in grado di rifiutare richieste da parte di Washington per il dispiegamento di truppe delle Forze di Autodifesa all'estero”, a dichiararlo Kiyohiko Koike, dal 1995 sindaco della cittadina di Kamo (Prefettura di Niigata) ed ex alto dirigente dell'Agenzia per la Difesa (oggi Ministero della Difesa), intervistato dal periodico comunista Akahata. Akahata ha anche raccolto le opinioni di tre ex appartenenti alle forze di terra delle FAD: “l'essenza della “autodifesa collettiva è: uccidere o essere uccisi” ha affermato Takao Izutsu, un ex sergente.
Qui la traduzione di un articolo - intervista ad Alan Sked, fondatore dell'Ukip uscito su The Guardian. Oltre ai contenuti, è molto interessante notare i toni ed il linguaggio usati dal fondatore del partito euroscettico che ha spopolato nel Regno Unito.
Il fondatore dell'UKIP sta cercando di provarmi che quando era lui in carica alla guida del partito, questo non era razzista. Sta anche cercando di di dimostrare che non avrebbe avuto questo grugno per i rimborsi del Parlamento europeo, a differenze della sua “incarnazione” del 2014. “Ne ho avuto uno qui non tanto tempo fa”, dice Alan Sked, professore di Storia Internazionale alla London School of Economics, nel momento in cui, evidentemente, cerca modulo di iscrizione.
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