Tutto ciò che è sociale ma non riflessione sociologica, legandosi a quello che compone la realtà in cui viviamo.
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Il giorno in cui, a dispetto delle altisonanti politiche austeritarie di abbattimento del debito, il rapporto debito/Pil tocca il suo picco più alto, ossia il 133,3% (dati Eurostat) viene battuta la tragica notizia che potrebbe riportare molti italiani coi piedi per terra: un 19enne di Lecco è stato massacrato domenica sera a calci e pugni nella sua camera in affitto sopra al ristorante italiano Vesuvius di Maidstone, nella contea inglese del Kent, dove il ragazzo aveva trovato lavoro come cameriere.
Nel 1993 uscì negli Stati Uniti “Rethinking Camelot” di Noam Chomsky, tradotto e pubblicato in Italia dalla casa editrice Eleuthera nel 2009 con il titolo “Alla corte di Re Artù”. Nel libro il famoso linguista e filosofo americano, nonché implacabile critico della politica interna ed estera del suo paese, demolisce senza tante perifrasi uno dei miti americani che ha fatto più presa in certi ambienti politici europei, quello di John Fitzgerald Kennedy, anche in polemica con altri esponenti progressisti come ad esempio il regista Oliver Stone.
Oggi quando saliamo sul bus ci lamentiamo delle condizioni da acciughe sott'olio in cui siamo costretti a viaggiare, del prezzo del biglietto (caro assai, se parliamo di Ataf) e dei ritardi che dovremo giustificare avendo scelto i mezzi pubblici.
Quasi impensabile pensare che quasi sessant'anni fa un bus come un altro, a Montgomery, in quello stato dell'America centro-orientale che è l'Alabama, sarebbe stato il teatro dell'inizio di un'enorme rivoluzione civile.
L'autore stavolta scrive in veste di presidente dell'associazione...
Uno dei soci fondatori del Becco ha scritto un paio di giorni fa un articolo sulla candidatura di Tsipras a guida della Sinistra Europea per le imminenti elezioni europee (2014), che per la prima volta vedranno il voto anche sul candidato alla presidenza dell'europarlamento.
Su facebook il link è girato molto, anche perché in italiano la notizia non è stata data da quasi nessuno, mentre l'autore dell'articolo si trovava a Madrid il giorno in cui l'annuncio è stato fatto in terra spagnola.
Un collegio dei docenti serale, di quelli che ti fanno saltare la cena, in una scuola qualsiasi di una città qualsiasi in una regione che ha una storia mirabile per ciò che riguarda i servizi sociali come la nostra Toscana. In questo contesto, a discussione iniziata, il dirigente scolastico cita l'ennesima sigla della scuola italiana: i B.E.S., acronimo di bisogni educativi speciali.
Metà del momento della verità sulla realtà del governo Letta è arrivato: la metà cartacea contenente la proposta in fatto di “legge di stabilità”, cioè di legge finanziaria per il 2014 (ma con elementi che guardano anche ai due anni successivi). L'altra metà della verità arriverà entro fine anno, nella forma del proseguimento della crisi della nostra economia, del salto in su della disoccupazione, del massacro dei precari della pubblica amministrazione, dell'immiserimento ulteriore di pensionati e lavoratori pubblici e privati, delle tasse che cambiano solo nome (anzi che a livello locale aumenteranno), della presa per i fondelli del cosiddetto allentamento degli impedimenti ai comuni a spendere, della presa per i fondelli della cosiddetta riduzione del “cuneo fiscale”, ecc.
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