Tutto ciò che è sociale ma non riflessione sociologica, legandosi a quello che compone la realtà in cui viviamo.
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Le tormentate vicende dell'ex compagnia di bandiera italiana sono ricche di colpi di scena, l'ultimo in ordine di tempo la possibilità dell'ingresso in Alitalia di Poste Italiane. Per avere un quadro più preciso abbiamo intervistato Andrea Cavola dell'Esecutivo nazionale USB-Trasporto Aereo.
1) Partiamo dalle radici della crisi di Alitalia, l'accumularsi impetuoso di debiti: secondo l'USB qual'è la causa di questa situazione debitoria e di chi sono le responsabilità connesse?
Come Usb riteniamo che le motivazioni siano duplici: una esogena che è l'assenza di una politica del trasporto aereo nel nostro Paese che consente, ad esempio, il proliferare di aeroporti uno vicino all'altro senza un preciso indirizzo industriale o il permettere l'atterraggio delle compagnie low cost negli aeroporti internazionali quali Roma e Milano.
La presentazione del numero 2 (il terzo) del cartaceo Il Becco, è stata l'occasione per proseguire con la discussione su come è cambiato il mondo del lavoro in questo nuovo millennio. Sotto l'etichetta #nonètempodilavorare si sta infatti sviluppando un dibattito articolato, a partire da un'iniziativa del 25 giugno 2013.
Il treno completa la corsa sul binario n. 24, penetrando nel grembo affollato della stazione con la dolcezza di un amante che scivola piano fra le gambe di una vergine. I passeggeri stipati nei compartimenti si ergono in piedi e conquistano la via più breve verso l'uscita, con l'entusiasmo di chi è stato appena chiamato alle armi. Lo spaccato di umanità che si accalca in attesa dietro le porte è quanto di più vario si possa immaginare: c'è il fumatore incallito con la sigaretta già serrata fra le labbra, un bambino che traccia la sua rudimentale firma sulla condensa mentre la giovane innamorata è impegnata a scambiare sguardi complici con chi l'attende al di là del vetro. Si spalancano i portelloni e quell'insieme eterogeneo di esistenze riprende il suo corso, sotto la battente pioggia d'ottobre che sbiadisce i ricordi di un'estate lontana una manciata di secoli.
1) Domenico Moro, economista, membro della direzione nazionale del PdCI, autore di numerosi saggi come “Club Bilderberg. Gli uomini che comandano il mondo” e il “Nuovo compendio del “Capitale” di Karl Marx”. Partiamo dall'inizio e, quindi, proprio dall'attualità di quelle intuizioni che furono del barbuto di Treviri: che cos'è questa crisi?
Abbiamo a che fare con una crisi non congiunturale bensì del modo di produzione capitalistico, manifestatasi nel 2007/2008 in forma finanziaria e successivamente nella forma dei debiti sovrani, ma che sostanzialmente deriva da una sovraccumulazione di capitale, dalla caduta del saggio di profitto e dalla necessità del capitale di spostarsi su un piano speculativo (come ad esempio i derivati legati prima al mercato immobiliare e poi al debito pubblico).
Intervista a Elena Trimarchi
Fatta la legge scoperto l’inganno, afferma un vecchio proverbio, ma questa volta l’inganno sta proprio dentro la legge e non è neanche difficoltoso da vedere. Parliamo naturalmente del nuovo ddl contro l’omofobia e la transfobia approvata, nei giorni scrosi, alla Camera dei Deputati.
All’interno della legge che dovrebbe contrastare, con una semplice aggravante di pena, l'omotransfobia, è possibile leggere chiaramente che esclude dall'applicazione le "opinioni espresse all'interno di organizzazioni di natura politica, culturale o religiosa".
Voglio tornare sul linguaggio della politica prendendo a pretesto quest’iniziativa organizzata dai Gd e dal Pd con lo scopo di “scoprire la politica”.
Ma l’uso dell’inglese fa sorgere spontanea una domanda: non è forse contradditorio invitare a “scoprire la politica” usando l’inglese, lingua che solo il 34% (percentuale che ritengo sovrastimata) degli italiani, secondo dati forniti dalla Commissione Europea, è in grado di comprendere.
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